Ancona-Osimo

Parco del Conero: «Sorvolo con droni consentito ma nel rispetto di regole e sostenibilità»

Il presidente Silvetti: «Il consiglio per tutti gli appassionati è quindi rispettare le norme»

Il presidente Silvetti

NCONA – Sorvolare i 6.000 ettari del territorio del Parco del Conero con un drone è possibile solo se autorizzati dallo stesso Ente Parco attraverso il rilascio di un apposito nulla osta.

L’Ente Parco Regionale del Conero ha recepito la normativa nazionale sia all’interno del proprio Piano del Parco oltre che nel regolamento attuativo andando a disciplinare il sorvolo di tutti i veicoli, compresi i droni. Non doveva essere evidentemente a conoscenza della normativa il turista che, dopo aver effettuato le riprese, le ha pubblicate anche su un social network. Il comando della Regione Carabinieri Forestale “Marche”, stazione del Conero, nel corso della sua attività di monitoraggio ha individuato il video e sanzionato l’autore ai sensi delle norme vigenti. La legge stabilisce una sanzione amministrativa da 50 a 400 euro per la violazione delle stesse. Il quadro normativo sulla questione è chiaro. «La legge 6 dicembre 1991, n. 394 “Legge quadro sulle aree protette” all’art. 11h – spiega il Presidente dell’Ente Parco del Conero Avv. Daniele Silvetti – stabilisce che “è vietato il sorvolo di velivoli non autorizzati” sui Parchi Naturali e zone soggette a protezione faunistica». Inoltre l’art.34 del Piano del Parco del Conero che riguarda il sorvolo del territorio, recependo la legge nazionale, all’art.1 “vieta” il sorvolo del territorio del Parco del Conero con qualunque mezzo derogando solo all’art. 2 per interventi con eliambulanze e con mezzi delle autorità statali, per attività di protezione civile, di polizia, di vigilanza, di spegnimento di incendi e comunque per tutti i casi autorizzati dal Parco.

Il Regolamento del Parco poi all’art. 4.16 prevede il divieto assoluto di sorvolo a bassa quota, il decollo e l’atterraggio da parte di velivoli, compresi mezzi aerei a pilotaggio remoto i cosiddetti “droni”, previo rilascio di nullaosta e la valutazione d’incidenza da parte dell’Ente Parco. E’ infatti l’Enav, Ente Nazionale Aviazione, ad aver stabilito già dal 2019 la riserva dello spazio aereo per il sorvolo a bassa quota al disotto dei 1500 piedi, circa 457 metri, sulla totalità del perimetro del Parco del Conero. Il rilascio del nulla osta da parte del Parco del Conero deve tener conto inoltre delle direttive comunitarie relative alle aree appartenenti alla Rete Natura 2000 per quanto concerne l’attività di disturbo delle specie faunistiche oggetto di tutela.

«Il rilascio del nulla osta, nel caso del Parco del Conero, laddove vi siano le condizioni, avviene in pochissimi giorni – ha concluso Silvetti- Il consiglio per tutti gli appassionati è quindi rispettare le norme onde evitare di incorrere in procedimenti amministrativi e in sanzioni pecuniarie e presentare la richiesta. Usare i droni si può ma con il reciproco rispetto di ruoli e normative».