Ancona-Osimo

Parco del Conero, il direttore Zannini: «Chi accede ad aree interdette mette a rischio la propria incolumità»

Il Parco del Conero è sempre più meta di appassionati ed amanti della natura. Il direttore pone l'accento su alcune questioni

Marco Zannini

SIROLO – Il Parco del Conero è sempre più meta di appassionati ed amanti della natura. Accanto ai fruitori disciplinati che percorrono i sentieri segnalati ed inseriti nella carta escursionistica, capita che ve ne siano alcuni che, contravvenendo alle regole e ignorando segnalazioni e divieti, si avventurano in zone interdette e vietate. Il verde, i percorsi, le attrezzature del Parco sono fruibili per il tempo libero e lo svolgimento di attività fisico-motorie e sociali, il riposo, lo studio e l’osservazione della natura ma è fondamentale il rispetto del prossimo, della natura e delle norme legate alla fruizione di un territorio tanto esposto all’impatto antropico. Il direttore del Parco del Conero Marco Zannini pone l’accento sul rispetto della normativa. «Il regolamento del Parco – dice – detta regole precise e, in particolare, al punto 4.1 recita che “l’accessibilità e la fruizione della zona di riserva integrale è vietata se non direttamente autorizzata dall’Ente”».

La cronaca riporta episodi di intervento di salvataggio di escursionisti in difficoltà o che hanno smarrito l’orientamento o feriti a seguito di cadute e quindi impossibilitati a proseguire o a rientrare.

Il direttore Zannini ricorda un altro punto fondamentale del regolamento che andrebbe tenuto sempre a mente. Si legge che «L’escursionista si assume la piena responsabilità civile e penale nei confronti di sé stesso e di terzi accompagnati, qualora siano minori o meno esperti del territorio e non in grado di valutare autonomamente il pericolo e pertanto, saranno posti a suo carico le spese sostenute per eventuali attività di ricerca e soccorso».

L’articolo 23.4 definisce anche le sanzioni per la violazione del divieto di abbandono dei sentieri consentiti in area di riserva integrale sanzione amministrativa che va da un minimo da 50 euro ad un massimo di 300 euro.

«Al di là dell’aspetto sanzionatorio – aggiunge il direttore del Parco del Conero – il nodo fondamentale resta la sicurezza che nessuno dovrebbe mettere a rischio. La rete sentieristica è sufficientemente ampia per apprezzare a pieno le bellezze naturalistiche e raggiungere i punti panoramici – conclude – e non trova alcuna giustificazione avventurarsi in zone particolarmente impervie e pericolose».

Per una corretta e sicura fruizione del Parco si consiglia di informarsi preventivamente presso il Centro Visite del Parco 071.9330490, dove è anche possibile acquistare la carta escursionistica aggiornata, o visitando il sito internet www.parcodelconero.eu sezione Turismo e accoglienza.

«È fortemente sconsigliato l’acquisto di mappe e carte dei sentieri non ufficiali», spiega l’ente.