ANCONA – Il consiglio comunale di stamattina s’è subito acceso sulla questione del parcheggio multipiano San Martino, un progetto che sembrerebbe, almeno per il momento, non ricevere la piena approvazione da parte dell’amministrazione comunale. Sul tema due interrogazioni urgenti riunite, da parte dei consiglieri di opposizione Giacomo Petrelli e Susanna Dini che hanno chiesto al vicesindaco Giovanni Zinni di esprimersi in merito alle intenzioni della giunta. «Il sindaco e la giunta mettono in discussione la realizzazione del parcheggio multipiano San Martino, che era in carico a M&P che aveva ricevuto dal Comune nel 2018 l’incarico di progettare e realizzare questo parcheggio – ha detto Giacomo Petrelli –. La domanda è: si andrà avanti o no? In caso negativo, quali saranno le alternative?». Sulla medesima lunghezza d’onda Susanna Dini: «Leggiamo che avreste già deciso, volevamo sapere perché e conoscere quali sono le alternative».
Quindi la lunga risposta dell’assessore e vicesindaco Giovanni Zinni: «È un’interrogazione che nasce da un’ampia produzione giornalista di articoli. Innanzitutto: questa giunta non ha deciso di non farlo. Ha semplicemente espresso dubbi sulla validità del progetto e nell’ambito della politica del piano dei parcheggi che andremo a realizzare dopo l’adozione del Pums (piano urbano mobilità sostenibile, ndr) faremo una valutazione definitiva su quali parcheggi vogliamo in centro, fermo restando che non possiamo non tener conto di quella parte di lavoro svolto e che ha determinato impegni da parte dell’amministrazione comunale. Una decisione definitiva su quest’argomento a oggi non c’è, dunque. C’è un orientamento politico sul fatto che questo progetto ci sembra oneroso rispetto alla ricaduta effettiva in termini di resa degli stalli».
Quindi Zinni ha proseguito anticipando alcuni contenuti del prossimo Pums: «Vorremmo far sì che si aumentino i parcheggi in centro senza aumentare la circolazione del traffico, questa è la sfida di questo Comune in termini di salute pubblica, politica ambientale e messa a terra della mobilità sostenibile. Da questo punto di vista l’idea del San Martino non è sbagliata, in uno degli ingressi della città ma ci rende molto perplessi per la resa degli stalli. Fermo restando che la nostra sfida è anche quella di implementare parcheggi scambiatori, servizi di navetta e incentivare l’uso di un mezzo alternativo all’auto privata. Da questo punto di vista cercheremo di lavorare sull’uso alternativo dei mezzi pubblici, ma lavorando anche sull’aumento degli stalli in modo che non aumenti la circolazione dei mezzi in centro. Stiamo ragionando per trovare soluzioni alternative, non si può improvvisare. Tutto discenderà dal Pums, contiamo di adottarlo entro un mese e mezzo, considerando anche la sosta produttiva e i permessi per residenti. Il tema sarà affrontato in modo chiaro e definitivo».
La spiegazione non ha soddisfatto Giacomo Petrelli: «Non è vero che il parcheggio San Martino è sconveniente, è una grandissima fonte di denaro, il parcheggio Stamira ha un costo molto elevato ed è sempre pieno. Servono più posti per la sosta veloce, i parcheggi scambiatori sono meravigliosi, ma non per chi sta un’ora per gli acquisti. E poi i residenti: il parcheggio San Martino avrebbe una quota per loro e si potrebbe dedicare loro la sosta notturna. E poi sarebbe conveniente sul piano ambientale, essendo adiacente alla galleria, non intaserebbe il traffico intorno all’ex Savoia e alla galleria del Risorgimento, e inoltre sarebbe un ottimo strumento per recuperare l’area». «Ho davanti le dichiarazioni del sindaco Silvetti che non ha smentito nulla e che ha detto che non è fattibile – ha aggiunto Susanna Dini –. Lei invece dice che state solo valutando. Forse vi siete resi conto che il park San Martino è strategico, in una zona che si sta riqualificando. Confidiamo che ci stiate ripensando».