Ancona-Osimo

Dal Pd 15 proposte «per anticipare» la pandemia. Italia Viva chiede strutture covid

I dem Mangialardi e Gostoli, lanciano un piano di azioni per dare ossigeno all'economia e per intervenire sul fronte sanitario, tra le quali quella di istituire zone rosse nelle aree più colpite dalla pandemia

ospedale, medici, sanità

ANCONA – «La Regione non deve inseguire la pandemia, ma anticiparla». Il capogruppo consiliare del Pd Maurizio Mangialardi e il segretario regionale dei dem Giovanni Gostoli, lanciano una serie di proposte alla Regione per frenare la pandemia nelle Marche. Quindici le azioni per dare respiro all’economia: ristori veloci per le aziende colpite dalle restrizioni, risorse per le famiglie, una campagna di sensibilizzazione della popolazione e limitare la capienza sui trasporti pubblici. Inoltre scuole aperte e organizzazione rigorosa tra attività in presenza e a distanza, coinvolgere medici di base e pediatri nel tracciamento dei contagi, potenziare Usca e personale sanitario, distinguere gli ospedali covid dai non covid per mantenere strutture pulite e mettere in sicurezza case di riposo e le Rsa. Lanciano poi l’ipotesi di un covid hotel per isolare le persone che non possono restare isolate nelle loro abitazioni per ragioni di spazio, istituire zone rosse nelle aree più colpite dalla pandemia, intensificare il dialogo fra istituzioni e aprire un tavolo anti-crisi con maggioranza e opposizione ma anche parti sociali.

Insomma unità e coesione per combattere il virus. Fra le azioni proposte quella di tutelare la salute mentale delle persone per limitare l’impatto della pandemia, prevedendo anche assunzioni di psicologi e operatori della salute mentale, oltre che di medici e infermieri. Infine alzare il livello di guardia sulla legalità e sicurezza del territorio a tutela dei piccoli e medi imprenditori, per evitare che possano diventare terreno fertile per la criminalità.

Da sinistra Giovanni Gostoli e Maurizio Mangialardi (immagine di repertorio del periodo pre covid)

«Stiamo riscontrando una grave inerzia da parte della giunta Acquaroli di fronte alla crescita esponenziale della curva dei contagi – dichiara Mangialardi – . Da parte nostra abbiamo già chiesto al governo di garantire l’immediata esecuzione del decreto Ristori per sostenere famiglie, lavoratori e imprese, ma crediamo che l’esecutivo regionale debba scuotersi dal torpore che lo sta avvolgendo e prendere in mano una situazione che rischia di diventare davvero pericolosa per la salute dei cittadini e la tutela delle attività economiche. È ormai chiaro a tutti che serve un impegno incisivo della Regione fatto di misure straordinarie e urgenti, non più rinviabili». Sul piano degli aiuti immediati la piattaforma elaborata dal Pd prevede ristori veloci dalla Regione Marche per le attività economiche e commerciali che hanno subito restrizioni dopo il varo dell’ultimo Dpcm del governo, e interventi di protezione delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà con lo stanziamento immediato di risorse a loro dedicate.

«Si tratta di azioni semplici ma indispensabili per affrontare al meglio questa difficilissima fase – spiega il segretario regionale Pd Giovanni Gostoli -. In alcuni casi si tratta di misure a costo zero, che per essere attuate richiedono solo capacità organizzativa e volontà politica. Penso alla gestione delle attività scolastiche e del trasporto pubblico locale, alla necessità di garantire strutture sanitarie, case di risposo e Rsa pulite, ma anche alla diffusione di una corretta informazione verso la popolazione per spiegare le criticità della situazione e rendere i cittadini più consapevoli e rigorosi circa le norme da osservare per superare più velocemente possibile questo momento. Sugli interventi che richiedono invece l’impiego di risorse, offriamo la nostra disponibilità a collaborare per il reperimento delle risorse necessarie sia nell’ambito del bilancio regionale, sia sostenendo il dialogo con il governo nazionale per la ricerca di nuovi canali di finanziamento».

Fabio Urbinati

Il coordinamento regionale di Italia Viva, con Fabio Urbinati in testa, chiede invece percorsi separati fra ospedali covid e non covid. «Abbiamo notato – scrivono in una nota –  come in molte strutture ospedaliere, da Ascoli a Pesaro, si stia optando per percorsi misti. Questo significa che sono stati creati percorsi separati, ma all’interno della stessa struttura ospedaliera, per pazienti covid, o sospetti tali, e pazienti non covid, senza per il momento ricorrere a strutture dedicate che avrebbero il vantaggio di salvaguardare gli ospedali no -covid da eventuali e probabili contagi». Il partito esprime preoccupazione per i dati relativi alla pandemia nelle Marche dove «solo negli ultimi tre giorni abbiamo avuto ben 11 decessi e 1.561 nuovi positivi, numeri preoccupanti che ci posizionano tra le regioni più ad alto rischio». A tal proposito citano i piani di emergenza che sta predisponendo il presidente della Regione Veneto Luca Zaia che «ha recentemente annunciato in conferenza stampa che la sanità veneta è pronta ad attivare ben dieci strutture ospedaliere esclusivamente riservate all’emergenza covid».