Ancona-Osimo

Pedalando con il Parkinson: fa tappa ad Ancona il giro che è movimento di resistenza

Lorenzo Sacchetto e sua moglie Raffaella guidano un gruppo di ciclisti provenienti dal Veneto. Ripartiranno verso Perugia, Firenze e Genova

L'arrivo di Pedalando ad Ancona: Sacchetto accolto dal vicesindaco Zinni

ANCONA – I ciclisti di Pedalando sono arrivati stamattina dopo le 12 al Monumento ai Caduti del Passetto di Ancona. Guidati da Lorenzo Sacchetto e dalla moglie Raffaella Roveron e scortati dalla polizia locale, come negli altri capoluoghi dove ha fatto tappa finora il mini giro d’Italia che è un movimento di resistenza alla malattia del Parkinson, i partecipanti, tra i quali c’è anche l’ex professionista Fabiano Fontanelli, faentino che è stato anche gregario di Pantani e che vanta quattro successi al Giro d’Italia, sono stati accolti dal vicesindaco Giovanni Zinni, dall’assessore Manuela Caucci, dalla consigliera comunale Maria Grazia De Angelis dal preside della facoltà di medicina, Mauro Silvestrini, e dalla professoressa Maria Gabriella Ceravolo.

Arrivano da Sant’Urbano, comune del Padovano, e sono passati per Ferrara, Bologna e Pesaro. Dopo la tappa anconetana proseguiranno per Perugia e Firenze, per arrivare a Genova. «Pedalando – ha raccontato Lorenzo Sacchetto, affetto da Parkinson da molti anni e rinato grazie alla bicicletta – è un movimento nato per dare voce a chi convive con la malattia. Attraverso lo sport e la condivisione vogliamo dimostrare che è possibile continuare ad avere una vita ricca e piena, nonostante il Parkinson. La bici mi ha cambiato la vita, prima non ero ciclista, dopo l’operazione i medici mi avevano consigliato di camminare, ma ho avuto un problema al nervo sciatico e a quel punto la bicicletta è stata l’unico mezzo che mi ha permesso di muovermi. Con la bici ho riacquistato il movimento».

«È un momento di grande emozione – ha detto il vicesindaco Giovanni Zinni –, un’emozione provata già durante la call, un’emozione che ti tocca da vicino. L’amministrazione di Ancona è orgogliosa di ospitare una tappa di Pedalando. Il coraggio di Lorenzo ci deve responsabilizzare e coinvolgere tutti, dall’esperienza di una malattia nasce il trampolino di lancio verso qualcosa di più, un’esperienza che ci fa sentire tutti coinvolti. Quest’iniziativa ha anche il privilegio di aprire la stagione del G7 Salute dei primi di ottobre, momento importante per Ancona, una vetrina e l’occasione per tutti per dei momenti di approfondimento attinenti la sanità e il sociale». Quindi è stato il turno di Manuela Caucci: «Lo scorso anno, grazie a Maria Grazia De Angelis, avevamo avuto un piccolo contatto, ma eravamo arrivati da poco e non siamo riusciti a organizzare l’arrivo ad Ancona. Quindi siamo molto felici di accogliere Pedalando ad Ancona. La prevenzione è un aspetto fondamentale, queste iniziative permettono ai malati di Parkinson di avere una visibilità particolare». «Questa è la dimostrazione – hanno concluso Silvestrini e Ceravolo – che si può fare qualcosa di estremamente impegnativo e che ha una valenza superiore a qualsiasi terapia farmacologica».

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