Ancona-Osimo

Personale dei Comuni, stabilizzazioni entro fine agosto garantite a chi ha requisiti. La soddisfazione di Anci Marche

La presidente Mancinelli: «Siamo alla stretta finale, decisiva per il futuro dei comuni del cratere e non solo»

Valeria Mancinelli, presidente Anci Marche

ANCONA – Passi avanti concreti nel percorso di stabilizzazione del personale per i comuni. Si tratta di circa 500 unità complessive. Anci si è spesa molto in questi mesi per favorire lo sblocco di una situazione fondamentale per dotare i comuni del personale necessario. «Tutti i comuni lamentano ormai da anni carenze di organico per l’impossibilità di reintegrare il personale in quiescenza – ha detto la Presidente Mancinelli – e nei 138 comuni del cratere di cui 81 marchigiani, il tasto è anche più dolente considerando la moltitudine di pratiche da gestire per la ricostruzione pubblica e privata».

La Legge di Bilancio ha accolto l’emendamento dell’Anci che stabiliva che il possesso dei requisiti del personale da stabilizzare fosse allargato a quelli che lo matureranno entro il 31 dicembre 2021 e che il periodo di esame per le stabilizzazioni tenesse conto di eventuali assunzioni a tempo determinato in altre amministrazioni del cratere anche diverse da quella che procede all’assunzione del dipendente.

«L’interlocuzione col Ministero ci consente di riferire che entro fine agosto il decreto dovrebbe essere emanato – insiste la coordinatrice delle Anci coinvolte nel sisma 2016 – accogliendo le nostre richieste condivise con il coordinamento delle Anci coinvolte nel sisma, la struttura Commissariale e l’Anci nazionale».

«L’ultimo passaggio – insiste la presidente di Anci Marche – verterà su due duplici punti: da una parte la garanzia delle risorse finanziarie necessarie a completare tale percorso di stabilizzazione e, dall’altra, che le tali risorse restino nella disponibilità dei comuni anche nel caso il dipendente assunto chieda il passaggio ad altra amministrazione».

L’obiettivo è in vista. «Grazie al lavoro sinergico abbiamo ottenuto l’attenzione del Governo e del Parlamento dimostrandoci un fronte compatto, unico, competente e determinato, riuscendo a parlare ad una voce sola nell’interesse dei comuni di quattro regioni che necessitavano di una risposta concreta. L’emanazione di questo decreto sarà un ulteriore punto insieme all’entrata in vigore, speriamo per inizio 2022, del Testo Unico per la ricostruzione che rappresenterà un quadro regolatorio stabile e chiaro».