ANCONA – Bambini, uomini, donne e soprattutto anziani. Aumentano nelle Marche i casi delle persone scomparse e per attenuare il fenomeno con ricerche più radicate ora scenderà in campo anche la polizia locale. I vigili urbani infatti faranno parte di un progetto che prevede una specifica formazione per una competenza aggiuntiva che fino ad oggi li riguardava solo superficialmente. Lo faranno al fianco dell’associazione Penelope, formata da amici e familiari degli scomparsi, che da anni si dedica alle ricerche di chi non si trova più. Gli ultimi dati regionali parlano di 669 persone sparite nel nulla, dal 1974 al 30 giugno di quest’anno. La fascia maggiormente colpita è quella degli over 65. Per lo più sono allontanamenti volontari o dovuti a malattie anche se non mancano episodi che sfociano anche nel femminicidio. Tra gli ultimi casi quello della pittrice Renata Rapposelli, che viveva ad Ancona, scomparsa il 9 ottobre e poi ritrovata morta a Tolentino, il 10 novembre scorso.
La formazione per la polizia locale inizierà il 15 dicembre ma già da mesi il progetto è al collaudo. Per le Marche il referente sarà Mariano Moresi, responsabile del Sulpl, il sindacato unitario della polizia locale.
Si è scelta la polizia locale perché presente in tutti i comuni e fortemente radicata nel territorio dove ha un costante contatto con il cittadino e la strada. Con i vigili urbani si cercherà di creare una rete di esperienze e di informazioni in modo da creare una sinergia proficua. Controllando infatti il territorio giornalmente e avendo un filo diretto con la città, anche per le realtà più piccole, si conta di ottenere un maggiore risultato sulle ricerche e quindi anche alla soluzione dei casi.