ANCONA – Una villetta nella provincia di Ancona. Questo l’immobile confiscato dalle fiamme gialle ad uno spacciatore, condannato per traffico di sostanze di stupefacenti, e residente nel territorio dorico.
L’esecuzione è avvenuta grazie alla Guardia di Finanza di Ancona – sotto la direzione ed il coordinamento della Procura Generale di Perugia. Gli accertamenti di natura patrimoniale hanno fatto emergere che il condannato ha movimentato sui propri conti correnti circa 450mila euro, utilizzati anche per l’acquisto di un immobile del valore di oltre 300mila, a fronte di un reddito dichiarato da lavoro dipendente che oscillava tra i 10 e i 15mila euro annui.
Lo scompenso tra il valore dei beni entrati nella disponibilità del condannato e il reddito dichiarato ha permesso di documentare alle fiamme gialle il requisito della sproporzione fondamentale per l’applicazione dell’articolo 240 bis, cp.
La villetta sarebbe stata acquistata con proventi illecitamente accumulati grazie al traffico di sostanze stupefacenti.
Il sequestro, eseguito nei giorni scorsi, si riferisce a una condanna divenuta definitiva, emessa dalla Corte d’appello di Perugia. L’uomo infatti deve scontare 3 anni di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di 2,5 chili di stupefacente tra cocaina e hashish.
Dall’indagine della Guardia di Finanza è emerso il profilo spregiudicato dell’anconetano che era arrivato a pagare 500 euro al mese un pensionato marchigiano per farsi custodire nel suo terreno la droga da immettere nel mercato illecito.
La misura cautelare eseguita è l’epilogo di una complessa attività investigativa eseguita dai militari del Gico-Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata- del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria del capoluogo marchigiano insieme all’aliquota della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Perugia che fa parte dell’ U.Ge.C.O. (Ufficio Gestione Coordinamento e Organizzazione). Il coordinamento delle operazioni è del Sostituto Procuratore Generale, Dario Razzi.