Ancona-Osimo

Pesca, mare Adriatico sorvegliato speciale con la nave Gregoretti della Guardia Costiera

Terminata la missione di controllo sulle attività marittime, l'unità ha permesso di accertare numerosi illeciti che hanno portato a 16 mila euro di sanzioni, sequestri di materiali ittici e attrezzature

La nave Bruno Gregoretti - Cp 920, una delle unità maggiori della Guardia Costiera, impegnata nel mare Adriatico in attività di controllo sulla pesca
La nave Bruno Gregoretti - Cp 920, una delle unità maggiori della Guardia Costiera, impegnata nel mare Adriatico in attività di controllo sulla pesca

ANCONA – È terminata la missione di controllo sulle attività di pesca della nave Bruno Gregoretti, una delle unità maggiori della Guardia Costiera. L’iniziativa, durata ben due settimane e svoltasi nel mar Adriatico e nello Ionio settentrionale, ha permesso di svolgere numerosi controlli, 17, e di rilevare 9 illeciti a pescherecci che esercitavano la propria attività con attrezzi irregolari.

Ammonta a oltre 16 mila euro il totale delle sanzioni comminate, a cui si aggiungono il sequestro di 11 attrezzi da pesca (4 palangari e 7 reti a strascico) e di 2 quintali di prodotto ittico, poi devoluto in beneficenza, nonché l’assegnazione dei punti sulla licenza di pesca ed al comandante del peschereccio: si tratta di una sanzione accessoria che può portare alla sospensione e persino al ritiro della licenza di pesca.

Nella maggior parte dei casi, le infrazioni hanno riguardato l’utilizzo di reti con maglie significativamente più piccole dei limiti minimi di legge consentiti: un danno per l’ambiente poiché queste reti consentono di pescare pesci anche più piccoli del minimo consentito, non permettendo quindi la ripopolazione del mare.

Il servizio – coordinato dall’Agenzia Europea di Controllo Pesca (EFCA) nell’ambito del Piano d’impiego congiunto (Joint Deployment Plan, JDP) – ha permesso anche di verificare il rispetto del fermo pesca, di quel periodo cioè pensato per sostenere il ripopolamento della risorsa ittica, in cui non è possibile esercitare le attività di pesca utilizzando attrezzi trainanti.

A bordo della nave Gregoretti della Guardia Costiera in servizio nell’Adriatico erano presenti anche gli ispettori pesca qualificati ICCAT (Commissione Internazionale per la tutela dei tonnidi nell’Atlantico e nel Mediterraneo) i quali hanno effettuato anche ispezioni in acque internazionali a bordo di due unità navali, una croata e l’altra maltese. A seguito di queste verifiche sono state riscontrate possibili non conformità, immediatamente riportate agli Stati di bandiera dei rispettivi pescherecci ed ai competenti organi europei per l’applicazione delle relative sanzioni.

La missione di controllo pesca si è svolta nei primi dieci giorni; successivamente la nave Gregoretti è stata utilizzata nel fine settimana di ferragosto per il controllo coordinato a livello nazionale dalla Centrale Operativa del Comando Generale di Roma.

Dati importanti quelli della Gregoretti che, nel corso del periodo estivo, ha effettuato oltre 450 ore di missione operativa di vigilanza sulle attività di pesca, e percorso più di 4.000 miglia nautiche per il contrasto agli illeciti perpetrati a danno della risorsa ittica, nonché a tutela dell’ecosistema marino e dei tanti operatori onesti del settore della pesca.