ANCONA – Con l’abbassamento delle temperature, il Comune ha attivato il Piano freddo per i senzatetto, condiviso con la Prefettura, le forze dell’ordine, le istituzioni sanitarie e gli enti del Terzo settore, in rete tra loro nell’ambito del progetto Ancona Città in Comune. Il Piano freddo è attivo dall’inizio del mese di dicembre e ogni giorno la struttura comunale “Un Tetto per Tutti” di via Flaminia 52 (tel. 07143092) accoglie uomini senza fissa dimora, mentre i volontari del Servizio di Strada onlus monitorano in modo continuativo i luoghi della città frequentati dai senza fissa dimora offrendo informazioni e distribuendo pasti caldi, vestiti e coperte.
Quest’anno il Servizio di Strada Onlus, presente nel territorio di Ancona e provincia tutto l’anno, compie dieci anni. Solo nel 2017 i volontari hanno distribuito circa 5mila pasti caldi, circa mille coperte, 5mila capi di vestiario, mille capi di intimo, 5mila forchette di plastica, 5mila bicchieri di carta, 10mila tovaglioli di carta. Il martedì, il venerdì e la domenica, i volontari incontrano coloro che vivono per strada in piazza Pertini e alla stazione e distribuiscono pasti e bevande caldi, coperte e medicine, e in tutti questi anni hanno assistito i poveri nelle loro necessità (doccia, mensa del povero, realtà di prima e seconda accoglienza, diritto alla pensione, ricovero in ospedale, pronto soccorso, accompagnamento al Sert o alla Questura, invio ai servizi sociali, assistenza legale). In questi giorni, al fianco dell’Associazione di Strada Onlus, Ikea Ancona ha lanciato un’iniziativa a sostegno dei senza fissa dimora. «Fino a domenica 18 febbraio – spiega Ivan Gardini, store manager Ikea Ancona – per ogni coperta della serie Gurli e Ypperlig venduta, Ikea Ancona donerà 2 euro al Servizio di Strada Onlus per contribuire a sostenere i progetti dell’Associazione a favore delle persone senza fissa dimora e di chi si trova in difficoltà economica sul territorio. I clienti potranno contribuire attivamente al progetto donando ulteriori 2 euro su qualsiasi acquisto».
«Aiutiamo le persone in difficoltà che vivono per strada – racconta Remo Baldoni, volontario di Servizio di Strada onlus – tra cui anziani, disoccupati e donne». «Quando li incontriamo spesso ci accolgono con un sorriso – racconta Samir, volontario di Servizio di Strada onlus – in strada c’è tanta speranza e insieme possiamo far tanto per loro. Il servizio di Stada Onlus promuove anche un centro culturale aperto a tutti, una compagnia teatrale allestita e animata dai poveri, un giornale chiamato “Voci di Strada”. I poveri, nell’arco degli anni, hanno scritto e distribuito tre libri».
Per l’accoglienza di uomini senza fissa dimora, dal primo dicembre la struttura “Un Tetto per Tutti” ha ampliato anche l’orario di permanenza degli ospiti e con l’abbassamento delle temperature, come ogni anno, è contemplato il raddoppio dei posti disponibili da 20 a 40. Sempre attivo, inoltre, lo sportello di consulenza e monitoraggio sanitario, gestito da personale medico e infermieristico che ha aderito al progetto di volontariato civico del Comune presso la Direzione Politiche Sociale. Avviato nel 2017, lo sportello prevede anche l’invio e l’accompagnamento delle persone in difficoltà verso i servizi pubblici. «Fondamentale – dichiara l’assessore alle Politiche sociali, Emma Capogrossi – è la sinergia con le associazioni di volontariato e il lavoro con le altre strutture per i senza fissa dimora del territorio regionale. La rete comunque non interviene solo in situazioni di emergenza, legate ad esempio alle condizioni stagionali, ma persegue l’obiettivo di accompagnare le persone verso percorsi che vanno oltre l’assistenzialismo. L’attività di accoglienza di persone senza fissa dimora, infatti, si collega ad altri interventi e servizi presenti nel contesto territoriale che, complessivamente, costituiscono una rete virtuosa per la gestione delle sempre più ampie situazioni di disagio».
La struttura “Un Tetto per tutti” operante ad Ancona dal 2006, grazie al costante contributo della Fondazione Cariverona, nel 2017 – con un trend crescente – ha accolto 327 persone, attestandosi su una media di presenza mensile pari a 27,25. Il numero delle persone accolte è leggermente diminuito rispetto agli anni precedenti, mente sono aumentati gli ingressi, pari a 484. Dato questo diverso rispetto al numero delle persone accolte in quanto ogni persona durante l’anno può essere accolta più volte: la media infatti degli ingressi sale da 31,08 del 2015 al 38,2 del 2016 a 40,33 del 2017 (2 punti di aumento tra il 2016 e il 2017). L’Italia è di gran lunga il Paese più rappresentato, ma sono tanti anche i rumeni e le persone provenienti da Marocco e Tunisia. In relazione alle classi di età si rileva un “progressivo invecchiamento” degli ospiti della struttura, ma c’è anche un aumento della fascia di età 18-20, presumibilmente legato ai fenomeni migratori. Le problematiche abitative, occupazionali ed economiche sono comuni alla quasi totalità degli ospiti, mentre i bisogni legati al fenomeno migratorio investono il 25,69% di tutti gli accolti.
Tra le 78 persone che hanno espresso bisogni legati al fenomeno migratorio, 72 sono rifugiati o richiedenti Protezione Internazionale e rappresentano il 22% del totale degli ospiti accolti. Il Comune ha approfondito le situazioni dei 44 richiedenti protezione internazionale per capire le motivazioni per cui non erano inseriti nei sistemi di accoglienza. È emerso che:
- 18 migranti, con lettere di invito a presentarsi c/o la Questura di Ancona entro alcuni giorni o settimane, erano in attesa di formalizzare la richiesta di protezione internazionale;
- 10 migranti erano usciti da percorsi di accoglienza, avevano ricevuto un diniego dalla Commissione Territoriale ed erano in attesa della seconda istanza di ricorso;
- 8 migranti erano usciti da progetti SPRAR o CAS per motivi disciplinari o per scelta personale;
- 4 migranti che avevano formalizzato la richiesta di protezione erano in attesa di essere inseriti in percorsi di accoglienza SPRAR o CAS;
- 4 migranti erano stati trasferiti in Italia ai sensi del regolamento di Dublino ma avendo avuto in precedenza accesso all’accoglienza non potevano essere riammessi.
Il report della struttura di accoglienza “Un Tetto per tutti”, relativa all’anno 2017: REPORT_TETTO-PER-TUTTI