ANCONA – Incrementare la sicurezza delle infrastrutture dando avvio ad un piano di monitoraggio e manutenzione delle opere presenti sulle strade della regione. È quanto annunciato dall’assessore della Regione Marche con delega alle Infrastrutture Francesco Baldelli, nell’ambito del progetto “Ponti sicuri” per mettere in sicurezza i 134 ponti, le 5 gallerie e i 4 cavalcavia esistenti sulle strade di competenza regionale.
Un intervento «unico nel suo genere» nelle Marche, come ha sottolineato Baldelli, per il quale la Giunta ha previsto un investimento di quasi 5 milioni di euro, 4,941 milioni per la precisione, nel triennio 2021-2023 per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Tredici le arterie interessate, per 320 chilometri di strade in tutta la regione, eccetto che nel Fermano che non ha strade di competenza regionale.
«La sicurezza prima di tutto» ha esordito l’assessore Baldelli, nel ricordare che negli ultimi anni, i tratti viari oggetto del piano, sono stati interessati da una serie di passaggi di proprietà: fino al 2001 sono appartenuti ad Anas, poi il passaggio “di mano” fino al 2017 alle province, per poi essere trasferite nello stesso anno (2017) alla Regione in seguito al decreto Delrio.
Le arterie al centro del Piano Ponti sicuri
Nel dettaglio il piano interesserà 33 ponti sulla SR 257 ‘Apecchiese’; 24 ponti e 1 galleria sulla SR 502 ‘di Cingoli’; 19 ponti sulla SR 235 ‘Salaria’; 14 ponti sulla SR77 della ‘Val di Chienti’; 13 ponti e 4 gallerie sulla SR 209 ‘Valnerina’; 11 ponti sulla SR 360 ‘Arceviese’; 9 ponti sulla SR 361 ‘Septempedana’; 9 ponti sulla SR 485 ‘Corridonia Maceratese’; 1 ponte e 4 cavalcavia sulla SR 236 ‘Raccordo Monticelli-Marino del Tronto’; 1 ponte sulla SR 73bis ‘di Bocca Trabaria’.
L’assessore ha sottolineato che l’obiettivo del piano è quello di «garantire la sicurezza degli spostamenti lungo tutte le strade di proprietà regionale. Una decisione che non potevamo ulteriormente procrastinare, avendo scoperto, confrontandoci con i nostri uffici, che per alcune di queste cosiddette “opere d’arte” non era disponibile alcuna relazione passata sul loro stato di conservazione, né in Regione, che ne è diventata proprietaria nel 2017, né nelle Province, che ne hanno avuto competenza dal 2001 fino alla riforma Delrio».
Una mancanza che come ha spiegato Baldelli evidenzia il fatto che «alcuni di questi ponti, gallerie e cavalcavia non sono stati sottoposti ad indagine ispettiva da almeno 20 anni, e non sappiamo se esistono e a quando risalgono eventuali esami svolti prima degli ultimi vent’anni, né quali risultati avessero dato».
Secondo l’assessore altri ponti, gallerie e cavalcavia «sono stati monitorati per l’ultima volta nel 2009, ormai più di 10 anni fa» e «da quando sono passati alla Regione, nessuna indagine risulta essere stata svolta, una dimenticanza che abbiamo ritenuto opportuno colmare per avere l’esatta visione del livello di sicurezza delle opere d’arte presenti nelle nostre strade, e programmare interventi di manutenzione e ristrutturazione laddove si verificasse la necessità».
Baldelli ha annunciato che il monitoraggio sarà avviato già nel nel corso di quest’anno e che la prossima settimana è previsto un incontro con Ministero e Anas per giungere a un «accordo» per «il trasferimento» di ulteriori strade sotto la competenza della Regione: si tratta dell’Apecchiese e dell’Arceviese, tratti viari che secondo Baldelli hanno le caratteristiche per essere trasformate in strade statali, ma «ragioniamo anche su altri tratti», come ad esempio la Mezzina.