ANCONA – Convalidati gli arresti per la famiglia di commercianti finita in manette lunedì (leggi l’articolo) durante una operazione della squadra mobile dorica e di quella di Macerata perché trovata con una piantagione di marijuana in casa. Il gip Domenico Potetti, del tribunale di Macerata ha deciso i domiciliari per Amelio Borri, 69 anni, mentre ha disposto l’obbligo di presenza alla polizia giudiziaria per il figlio Iari, 44 anni e la moglie Enrichetta Volonnino, 63 anni. I tre, che hanno una bancarella in corso Mazzini, sono accusati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.
Quando i poliziotti, lunedì, nel tardo pomeriggio, hanno fatto irruzione in casa è stato impossibile non trovare la droga che coltivavano da mese. Il casolare, vicino all’Hotel House, a Porto Recanati, era diventato una piantagione agricola di marijuana con piante alte quasi tre metri. I tre sono specializzati nella vendita di piante. La polizia ha sequestrato marijuana per 80 chili. Stando alle indagini sarebbe stata destinata ad uno spaccio su vasta scala.