ANCONA – Piazza Pertini riparte con un concorso di progettazione. «Ci sono già delle idee – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini – ma il restyling della piazza deve essere deciso dai cittadini. Entro la fine del 2017 l’Amministrazione lancerà una gara di progettazione, con alcuni obiettivi indicati dal Comune. Poi i vari progetti saranno discussi con la cittadinanza in modo da valutarne il gradimento, dopodiché nel 2018 verrà affidato l’incarico. Abbiamo deciso di indire un concorso di progettazione per trovare la soluzione migliore».
La soluzione progettuale dovrà tener conto di alcuni obiettivi decisi dall’Amministrazione. L’intenzione è realizzare una struttura fissa e una copertura permanente nella prima parte della piazza, più vicina a via Marsala. Questo spazio riparato dovrà diventare una «sorta di giardino d’inverno» sostiene Manarini e al suo interno saranno organizzati i vari eventi e saranno attivati bar e servizi. L’altra parte della piazza, vicina alla Mater Amabilis di Valeriano Trubbiani, dovrebbe invece restare libera ed essere attrezzata in modo da poter posizionare strutture mobili all’occorrenza.
Sul tavolo della Giunta c’è però anche l’ipotesi di creare 50 posti auto (al posto degli attuali posteggi per i motorini), lato via San Martino, da dare in concessione ventennale: un valore di 800-900 mila euro, da versare in anticipo e da investire per la copertura parziale. Ora il Comune dovrà trovare le risorse e, tra il concorso di progettazione, la discussione con i cittadini, l’affido dell’incarico, la gara di appalto e i lavori, passerà molto tempo prima di vedere il nuovo volto della piazza. Ancora continuerà a fungere da tetto per il parcheggio sotterraneo e ad essere rifugio per sbandati, writers e appassionati di skateboard.
Le piante sono trascurate, la fontanella è in uno stato pietoso e le panchine rotte. Per non parlare dell’area intorno alla Mater Amabilis, sempre più dormitorio di sbandati. Collocata nel cuore della città, la piazza reclama al più presto una riqualificazione per divenire un luogo di aggregazione e nuovo centro della vita cittadina. Sono pochissime infatti le persone che si fermano sulla piazza e sostano sulle panchine. La maggior parte dei cittadini la attraversa solo di passaggio o per entrare e uscire dal parcheggio sotterraneo.