ANCONA – A giugno era stato solo denunciato. Questa mattina, dopo mesi di indagini, è scattato l’arresto per un 47enne anconetano, Massimo Bruschi, dipendente di una ditta che si occupa della pulizia delle carrozze dei treni. Sarebbe il secondo rapinatore che da aprile a maggio ha preso di mira diverse anziane derubate delle collanine d’oro. A bordo di una Bmw X3 attendeva il complice, il dominicano Alexander Cesar Marte Fernandez, conosciuto per la sua attività di deejay nei locali del Riminese, dopo che lo straniero rapinava le donne. Il dominicano è stato arrestato dalla squadra Mobile il 1 giugno. Almeno sei i colpi fatti insieme, tutti tra i quartieri delle Grazie, il Piano e Tavernelle. In uno, avvenuto il 5 maggio in via Camerano, avevano rapinato una ex maestra. Il marito della vittima aveva cercato di difendere la moglie colpendo il malvivente con delle piante di fiori, in testa.
La polizia è andata a prendere il 47enne, già noto alle forze dell’ordine, al lavoro questa mattina, alla stazione del capoluogo dorico, poco prima delle 8. Le rapine, stando agli elementi raccolti dalla squadra Mobile diretta da Carlo Pinto, sarebbero avvenute anche in orario di lavoro del 47enne.
Quelle contestate in concorso con il dominicano, che si trova ancora rinchiuso nel carcere di Montacuto in attesa del processo, sono sei: oltre via Camerano ci sono via Del Castellano (sempre il 5 maggio), il 18 aprile via Fabriano, il 2 maggio piazzale Loreto, il 18 maggio via Colleverde e il 23 maggio via delle Grazie.
La polizia è arrivata a raccogliere prove a sufficienza tanto da far emettere al gip Antonella Marrone la custodia cautelare in carcere. Grazie alle telecamere di piazza Ugo Bassi è stata individuata prima la sua Bmw, con la quale accompagnava il dominicano a fare le rapine, poi gli agenti sono risaliti alle sue generalità. Hanno contribuito all’arresto anche i messaggi sul cellulare tra il 47enne è il dominicano, le celle telefoniche che si agganciavano ai luoghi vicino a dove venivano commesse le rapine. Il reato contestato è rapina aggravata, furto aggravato, autoreciclaggio e lesioni in concorso e continuato. I colpi consumati hanno fruttato ai due circa 10mila euro. In tre casi le collanine sono state recuperate dalla polizia, attraverso i compro oro, e restituite alle vittime.