ANCONA- Ha dato un contributo determinante nella scoperta delle onde gravitazionali e dei segnali elettromagnetici, ricerca che insieme ad altri scienziati ha portato al Nobel per la Fisica nel 2017. Marica Branchesi ha tenuto alto il simbolo delle Marche nel mondo meritandosi appieno il Picchio d’Oro 2018, il massimo riconoscimento della Regione Marche che annualmente viene attribuito a marchigiani che si sono distinti con la loro attività o professione in Italia o all’estero. La scienziata urbinate ha 42 anni ed è professore associato del Gran Sasso Scienze Institute de L’Aquila. È riconosciuta come scienziata di fama internazionale, secondo la rivista Nature è nella top ten degli scienziati 2017, per la rivista Times è tra i top 100.
La cerimonia di consegna dell’onorificenza, rinviata dopo i tragici fatti di Corinaldo, è avvenuta quest’oggi (26 febbraio) in Consiglio regionale. In apertura la proiezione di un breve video su illustri marchigiani che hanno contribuito al progresso scientifico.
«Sono emozionata perché questo premio viene dalla mia regione, che amo. Queste scoperte segnano l’inizio di una nuova astronomia, sono scoperte di scienziate e scienziati di tutto il mondo, un trionfo del dialogo e della diversità- commenta l’astrofisica-. In questo momento in cui si ha paura della diversità, questo traguardo dimostra quanto la diversità sia una ricchezza».
«È un vero piacere poter conferire questo premio- afferma il presidente della Regione, Luca Ceriscioli-. Una scelta importante e doverosa, un premio forse minore rispetto a quelli già ricevuti, ma di una scala più vicina al cuore perché viene dal vostro territorio di origine. La scienza è una dimensione raramente accostata alla nostra regione, ma è uno sguardo che arricchisce la realtà e contribuisce a completare la bellezza infinita delle Marche».
Il rettore del Gran Sasso Science Institute, Eugenio Coccia – fisico di fama internazionale, nato a San Benedetto del Tronto- è stato invece premiato con una targa.