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Piero Romitelli, non solo Sanremo: «Allo Zecchino d’Oro per le mie piccoline»

Il brano si chiama ʼCi pensa mammaʻ ed è un inno all'infanzia e alla positività. Il paroliere civitanovese: «Adesso Alma e Lena potranno finalmente cantare una canzone del loro papà»

Piero Romitelli con la compagna Gioia e le loro due gemelle, Alma e Lena (foto per gentile concessione dell'intervistato)

TRODICA di MORROVALLE – Le figlie di Piero Romitelli, uno tra i più conosciuti parolieri italiani, sono due biondissime e simpatiche gemelline di 4 anni. Le candeline, loro, le hanno spente lo scorso 11 ottobre. E come regalo papà Piero ha sfornato una canzone melodica e dolce, intensa e sensibile.

Come nel suo stile, anche se «scrivere per i bambini richiede un grado di attenzione e una responsabilità maggiore, devi trasmettere messaggi positivi ai bimbi, e quindi è più complicato che scrivere per Sanremo, anche se – riflette – il procedimento di autoraggio e di produzione è identico». Mentre intervistiamo Romitelli, si sentono in sottofondo le grida di Alma e Lena (questo il loro nome) che scorrazzano al parco.

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La canzone di Romitelli, dal titolo ʼCi pensa mammaʻ (clicca qui), uscita qualche giorno fa, è stata selezionata tra le 580 proposte arrivate allo Zecchino d’Oro e parteciperà al festival internazionale della canzone per bambini, in gara con altri 13 singoli. A cantare ʼCi pensa mammaʻ sarà Greta, genovese di 9 anni. «Non la conosco – fa sapere Piero, di Trodica – ma so che è simpatica e canta bene».

Piero Romitelli

Romitelli, lei ha scritto per Renga, Mengoni, Bertè, Ramazzotti. Cosa l’ha spinta a fare una canzone per i più piccoli?

«Tutto è nato dopo aver visto la scorsa edizione de Lo Zecchino. È un singolo che ho fatto grazie alle mie figlie, Alma e Lena. Sì, loro ascoltano le mie canzoni, ma preferiscono quelle dello Zecchino. E mi hanno strappato una promessa: avrei scritto una canzone per loro, così avrebbero cantato una canzone del papà. E l’ho fatto».

In quanto tempo?

«Molto, circa tre settimane. È nata prima la melodia, poi le parole. La musica è mia, di Gerardo Pulli, Edoardo Castroni ed Edoardo Ruzzi. Il testo mio, di Pulli, Castroni e Ruzzi».

Alma e Lena l’hanno ascoltata?

«Sì, la sanno già a memoria, la ballano, preparano le coreografie. Sono letteralmente impazzite».

Frequentano la materna?

«Sì, al secondo anno».

A chi dedica il brano?

Piero Romitelli con la compagna Gioia e le loro due gemelle, Alma e Lena (foto per gentile concessione dell’intervistato)

«Alla mia compagna, Gioia Cornacchia, e ovviamente alle nostre figlie. Per scriverlo, mi sono ispirato a Gioia, al suo modo di comportarsi con le piccoline. E poi ho cercato di rendere il testo universale».

C’è in cantiere un matrimonio?

«Noi siamo già una famiglia, il matrimonio è solo una firma».

La canzone, se vogliamo, è anche un omaggio alle mamme. La sua che mamma è stata?

«Mamma Fabiola è stata una donna che non mi ha mai fatto mancare nulla, ho passato un’infanzia meravigliosa, ho sempre avuto un ottimo rapporto con lei e continuo ad averlo».

Torniamo allo Zecchino: è la prima volta in gara?

«Sono molto emozionato di partecipare. Le canzoni sono già online, ma verranno messe in onda su Rai1 dal primo al 3 dicembre. A votare, saranno i bambini».

Tra lei e questo festival c’è una lunga storia d’amore…

«Sono stato ospite due volte allo Zecchino con i ‘Pquadro’, con Pietro Napolano (con cui era in duo, ndr). Nel 2007, abbiamo cantato ‘Tu sei la musica in me’, colonna sonora di High School Musical (Disney, ndr) e nel 2008 abbiamo duettato con un bambino del programma».

Poi, l’esperienza con Gaetano Curreri, degli Stadio…

«Due anni fa, ho scritto una canzone insieme a lui. Il brano si chiamava ‘Operazione pane’, si trattava di una iniziativa di beneficenza promossa dallo Zecchino. E ora, sono di nuovo là, fra i bimbi».

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