FALCONARA – Si riaccende la polemica politica tra il consigliere Franco Federici e l’amministrazione. L’oggetto di discussione continua ad essere la piscina comunale e i correlati lavori, iniziati ormai da tempo, per rifare la copertura ammalorata e precaria.
Secondo il capogruppo di Iv, che ha accusato la Giunta di aver gestito la situazione in maniera inadeguata, si sta assistendo a «promesse mancate, atti inutili e procedure illegittime». Per tutta risposta, il sindaco Stefania Signorini ha replicato, evidenziando a parer suo che Federici «ogni volta che interviene in tema di opere pubbliche, dimentica di dire che per realizzarle servono soldi».
La prima accusa era arrivata ieri, 15 aprile, con il leader falconarese del partito renziano che aveva pubblicato una lettera aperta, spiegando come tutto fosse cominciato a settembre 2017 e da allora sono stati prodotti 21 atti amministrativi (2 delibere del Consiglio comunale, 7 delibere di Giunta e 12 determine dirigenziali: «È la prova lampante del pressappochismo e dell’improvvisazione della Giunta di Falconara ed in particolare del suo assessore ai Lavori pubblici – la voce di Federici -, a gestire interventi, non particolarmente complessi, nel campo delle ristrutturazioni e del recupero di impianti comunali. All’interno degli atti approvati si trova di tutto: incarichi di progettazione assegnati e poi annullati, ipotesi di soluzioni tecniche cambiate tre volte, affidamento di incarico di progettazione ed esecuzione dell’opera ad una ditta a seguito di bando pubblico per un tipo di soluzione poi modificata radicalmente su proposta della stessa ditta assegnataria».
Quindi ha proposto una sorta di cronistoria dei lavori, dagli studi di fattibilità sino al cambio del progetto da copertura pressostatica ad archi in legno lamellare e telo Pvc, criticando duramente l’operato dell’amministrazione: «L’attuale Giunta non è in grado, per superficialità ed inesperienza, di gestire interventi di recupero e ristrutturazione di impianti e beni comunali. Calza in questo caso il detto “dilettanti allo sbaraglio” – ha continuato nella nota -. Le promesse fatte, per motivare il cambio di progetto, di velocizzare l’intervento ed aprire la piscina nel corrente mese di aprile (che slitterà di sicuro in autunno) e di ridurre i costi (che supereranno abbondantemente quanto preventivato) sono clamorosamente smentite dai fatti. Le procedure seguite sono confuse ed illegittime in quanto il cambio di progetto ad affidamento avvenuto per un pallone pressostatico, richiedevano un nuovo bando pubblico e non una semplice trattativa privata con la ditta assegnataria di un appalto completamente diverso. In conclusione Falconara sarà impoverita e penalizzata, tanto che al posto di una piscina di ottimo livello, fiore all’occhiello della città per oltre 40 anni, si ritroverà una struttura ridimensionata, precaria e poco funzionale. Il sindaco si convinca a rimuovere il suo assessore ai Lavori pubblici».
Niente di tutto questo per la Signorini, che oggi ha rispedito al mittente le critiche: «Ci piacerebbe tanto avere a disposizione i fondi necessari, o almeno la libertà di contrarre mutui, per avviare interventi con grande anticipo, in modo da evitare di agire in emergenza in tutti i settori che lo richiedono – ha detto il sindaco -. Purtroppo questa disponibilità ci è preclusa a causa delle passate gestioni del denaro pubblico e ora stiamo facendo del nostro meglio per trovare le soluzioni ottimali sotto l’aspetto dei costi e dei benefici, se necessario anche cambiando il progetto in corsa, per venire incontro alle diverse esigenze dei cittadini. Ci stiamo impegnando in tutti i modi per reperire risorse, quando possibile intercettando fonti di finanziamento tramite bandi europei, statali e regionali».
«Su questo fronte – parlando di Valentina Barchiesi – l’assessore ai Lavori pubblici, che ha un quadro completo delle necessità di tutti i settori, ha dimostrato sin dall’inizio una grande attenzione. Sono tanti i progetti predisposti dai nostri uffici che si sono candidati e spesso hanno ottenuto finanziamenti esterni. Sono stati finanziati tra gli altri la riqualificazione del Parco Kennedy, la progettazione delle scuole, il rinnovo del parco mezzi del Comune con l’acquisto di veicoli elettrici. È stato inoltre sbloccato il finanziamento per il nuovo polo della ex scuola Lorenzini. Per questo reputo prezioso il contributo dell’assessore Barchiesi, che ha saputo creare un’ottima squadra con la dirigente e i tecnici del settore. Posso comunque assicurare al consigliere Federici, e soprattutto ai cittadini, che non adotteremo il metodo di programmazione di alcune delle passate amministrazioni, disposte a indebitarsi per oltre 30anni solo per cercare consenso, ma ‘rubando’ il futuro della città», ha concluso il primo cittadino. Intanto, in un botta e risposta che non cenna a terminare, l’impianto per il nuoto rimane chiuso da mesi.