ANCONA – Il governo centrale ha messo a disposizione degli impianti natatori 47 milioni di euro come misura a sostegno. Ma, per come è stata impostata, il ristoro verrebbe erogato solo alle cosiddette Asd, ovvero le società sportive dilettantistiche. Le domande per il contributo vanno compilate ed inviate entro fine agosto. Ma al momento resterebbero tagliate fuori molte società di gestione di impianti pubblici. «Se questi sono i vincoli, io non riceverò alcun ristoro – afferma Igor Pace, consigliere della Co.Ge.Pi e presidente della società La Vela Ancona – se dovessi ragionare di calcolatrice, anziché col cuore, avrei già chiuso».
I ristori
A conti fatti, se la Co.Ge.Pi fosse tra le società ristorabili, avrebbe accumulato un gruzzolo da 100 mila euro da poter riscuotere. Il calcolo si basa su una serie di parametri: dalla grandezza degli impianti, al differenziale di incassi rispetto agli anni precedenti, e all’aumento delle bollette. «Se potessi accedere a quel contributo – continua il presidente de La Vela Ancona – metterei a posto il pregresso e ripartirei con una bella scorta di ossigeno». Ma, stando a quanto si apprende oggi, la società sportiva anconetana non rientrerebbe tra i destinatari della misura. «Stiamo approfondendo alcuni dettagli e cavilli – spiega Pace – vedremo se in qualche modo riusciremo a rientrarci».
Il caro bollette
Intanto i gestori degli impianti natatori si prodigano a fare proiezioni sul prossimo autunno. Perché lungo l’estate, ovviamente, i costi di energetici tendono a diventare prossimi allo zero. Ma è con l’arrivo dell’autunno e i primi freddi che i contatori dell’energia ritornano a girare freneticamente. «Sul gas e l’elettricità abbiamo avuto rincari del 5-600% rispetto al 2019 – specifica Pace – una cosa del genere non è più sostenibile». E a peggiorare la situazione è il quadro economico di ciascuna famiglia: l’inflazione, il progressivo impoverimento e perdita di potere d’acquisto dei nuclei familiari impensierisce i gestori delle piscine. «Abbiamo già riscontrato un calo di presenze – riferisce Mirco Santoni, presidente del Team Marche che gestisce le piscine di Jesi, Osimo e Moie – e per la prossima stagione autunno-inverno temiamo che la flessione possa aumentare».
I servizi
Di contro, per incentivare gli utenti a continuare a fruire dei servizi degli impianti natatori, i gestori sfidano la crisi e investono in servizi. «Ne abbiamo rinnovati tanti e progettato di nuovi e più accattivanti – specifica Santoni – abbiamo acquistato nuovi attrezzi per il fitness femminile e abbiamo rinnovato alcuni corsi di formazione per la sicurezza e antiannegamento». Tutte strategie che, al momento, si sono mostrate efficaci. Ma contro l’aumento dei costi della vita anche la scelta più azzeccata può rischiare di non fare centro sul target di riferimento.