ANCONA – È scomparsa da 23 giorni, l’ultimo ad averla vista è stato l’ex marito Giuseppe Santoleri ma ancora deve essere sentito dagli inquirenti. Il giallo della scomparsa della pittrice Renata Rapposelli, 64 anni, originaria di Chieti ma residente da anni ad Ancona, si infittisce.
«È a disposizione – dice l’avvocato dei familiari, Gianluca Carradori – può portarli anche nel punto dove ha fatto scendere la moglie. Ma nessuno lo ha contattato». Così è intervenuto il legale della famiglia, in diretta questa sera alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”. Sempre in trasmissione è arrivata la segnalazione di una donna che avrebbe visto nei giorni scorsi la pittrice a Fano, stava pregando il santo patrono e le avrebbe riferito di arrivare da Loreto.
Le telecamere della conduttrice Federica Sciarelli sono andate anche a casa di una amica con cui la pittrice, che ha avuto per anni un atelier in corso Amendola ed era conosciuta con il soprannome di Reny, si era confidata proprio i giorni prima di scomparire.
«Doveva andare a Giulianova a trovare il figlio – racconta Donatella Giambartolomei – perché stava male ma aveva dei dubbi se scendere o meno. Temeva fosse una bugia dell’ex marito che voleva tornare con lei».
Il 9 ottobre però la pittrice prende il treno da Ancona e alle 11,32 manda un sms ad un amico di un gruppo di preghiera, quello che ha fatto poi partire la denuncia di scomparsa il 16 ottobre scorso, contattando i carabinieri di Cingoli. Gli scrive che sta andando dal figlio Simone Santoleri perché sta male. Alle 13,05 arriva a Giulianova e l’ex marito la va a prendere alla stazione per portarla a casa dal figlio. Qui vede che hanno ristrutturato la cucina e, stando al racconto del figlio, litigano per soldi. Rapposelli aveva diritto a 200 euro al mese come alimenti dall’ex marito. «Non mi sarei mai aspettato di vedere mamma a casa – riferisce il figlio Simone in trasmissione – poi si è messa a parlare di soldi. Chiedeva sempre soldi. Che stavo male non le importava niente così ho detto a mio padre di portarla via».
Qui il racconto dell’ex marito, riferito dal figlio, ricostruisce gli ultimi spostamenti. La coppia sarebbe ripartita insieme in auto da Giulianova a bordo di una Fiat 600. L’ex marito doveva riportare Rapposelli ad Ancona. Avrebbero preso la statale ma arrivati a due chilometri da Loreto la pittrice sarebbe voluta scendere per andare a pregare. In auto sarebbe proseguita la lite, per soldi, e l’ex marito avrebbe fermato la vettura per farla scendere. Poi sarebbe ripartito per Giulianova da solo. Il figlio riferisce che il padre è arrivato a casa attorno alle 18. Da quel momento nessuno avrebbe più visto la donna. Una settimana dopo, l’amico del gruppo di preghiera, non sentendola più denuncia la scomparsa. Doveva firmarne dei documenti per la pensione che la donna doveva prendere e l’amico la stava appunto aiutando con le pratiche. Era il 16 ottobre. I carabinieri contattano i familiari a Giulianova, parlano al telefono con il figlio e poi con il padre che riferisce di averla lasciata a Loreto. L’ex marito il giorno dopo si sente male e viene ricoverato in Psichiatria. Il 20 ottobre viene dimesso, è venerdì.
Alle telecamere di Rai Tre il figlio Simone confida una infanzia difficile con la mamma. «Pensava che fossi posseduto dal demonio – racconta – mi portò anche da un esorcista. Era sempre stata atea ma poi ebbe una conversione cattolica. Mio padre è troppo buono, non le avrebbe mai fatto del male. Mi manca una madre, spero si faccia viva. Ho chiesto ai medici – continua il figlio – quattro medici all’ospedale di Giulianova se potevano esserci dei segni che aveva fatto del male alla mamma perché dei dubbi si possono avere. Ma anche a loro ha detto di averla lasciata a due chilometri da Loreto». La conduttrice Sciarelli ha chiesto a Simone se a far del male alla donna sia stato lui ma il figlio ha risposto: «Non ne avrei motivo».
Rapposelli è stata ospite anche delle suore di Padre Guido, ad Ancona, perché stava passando delle difficoltà economiche. Questo nel 2015. Poi gli è stata assegnata una casa popolare, in centro, ad Ancona. È lí che è stata subito cercata, dopo la denuncia di scomparsa, ma la donna non c’era. Nell’appartamento sono però rimaste tutte le sue cose. Il giorno in cui è partita per Giulianova indossava pantaloni maculati, una borsa bianca e nera e scarpe da tennis.