GIULIANOVA – Sono tornati oggi in via Galilei i carabinieri del Ris. Quattro ore di nuove perquisizioni e prelievi biologici effettuati nella casa accanto a quella di Giuseppe e Simone Santoleri, accusati di concorso in omicidio, occultamento e distruzione di cadavere per la scomparsa della pittrice Renata Rapposelli, 64 anni, svanita nel nulla dal 9 ottobre. I militari sono entrati in una sorta di soffitta in ristrutturazione dove è presente un cantiere e dove i carabinieri del reparto investigazioni scientifiche non erano stati dopo gli accertamenti svolti venerdì scorso nell’abitazione dei Santoleri. La decisione di approfondire è stata presa dalla procura dorica che è a caccia di ulteriori elementi investigativi utili a chiarire che fine abbia fatto la pittrice, svanita nel nulla ormai da un mese. Sempre oggi inizierà l’accertamento irripetibile sui cellulari sequestrati lunedì in casa di padre e figlio, sei e non tre come ipotizzato in un primo momento, insieme anche ad una pennetta drive e ad un computer. Il pm Rosario Lioniello ha affidato l’incarico al tecnico Luca Russo. Dovrà cercare se con i supporti informatici sono state fatte ricerche via internet inerenti la donna e se ci siano elementi che aiutino a capire se padre e figlio sono responsabili della sua sparizione. I Ris sono arrivati attorno alle 14,15 e sono andati via dopo le 18. Sul posto anche i carabinieri di Giulianova e quelli del Reparto operativo nucleo investigativo di Ancona. Presente anche l’avvocato dei Santoleri, Gianluca Carradori.
I militari hanno fatto allontanare tutti i giornalisti presenti nel piazzale e sbarrato l’accesso. Questo per far entrare i mezzi dei Ris arrivati da Roma. L’accesso al piazzale è stato poi riaperto. Mentre i militari effettuavano ulteriori prelievi biologici, alcune pattuglie sono ripartite per controllare le zone vicine alla casa. Una sorta di perlustrazione per cercare tracce della presenza della donna. In particolare i Ris cercano tracce di sangue. L’approfondimento alla vicina soffitta in ristrutturazione sarebbe avvenuto anche a seguito di alcune rivelazioni fatte da una vicina di casa che avrebbe detto agli inquirenti di aver sentito dei passi, nella notte, in quel manufatto.