ANCONA – “Più uniti nell’epoca delle riforme”. Questo il titolo dell’evento organizzato dal Consiglio dell’Ordine dei Commercialisti di Ancona. Ad intervenire diversi ospiti in rappresentanza delle istituzioni e di tutti corpi intermedi. Obiettivo: condividere l’importanza di mettere strutturalmente a fattore comune il meglio della professionalità, che ciascun protagonista del sistema economico può offrire, per traghettare il sistema economico e sociale del nostro ambito territoriale nell’altra riva di questo imponente “fiume di riforme” che contraddistingue lo scenario macro e micro economico nel nostro Paese e nella nostra regione.
«Per quanto possano essere condivisibili i principi che ispirano il proliferare normativo in ogni ambito, la capacità di adattamento delle Pmi italiane viaggia ad una velocità inferiore rispetto a quella con cui norme e direttive vengono emesse – dice il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Ancona Camillo Catana Vallemani – Il cambiamento voluto presuppone, fra l’altro, capacità di adattamento, programmazione, disponibilità finanziaria idonea a sostenere gli investimenti necessari. Il ruolo del Commercialista diventa quindi essenziale per assistere le imprese e i privati nella rivoluzione in corso, perché è assurto alla missione di divulgatore e riferimento degli imprenditori nella transizione verso obiettivi di efficientazione dei processi ma anche di socialità e sostenibilità. Per ottenere risultati così importanti a favore dei privati ma, contestualmente, del pubblico interesse, è indispensabile lavorare in collaborazione con gli Enti pubblici, le Associazioni di categoria e tutte le figure professionali cointeressate.
Che prosegue: «È molto interessante, inoltre, riflettere sul cambio di paradigma che emerge dai principi che hanno ispirato la legge delega per la riforma fiscale e i decreti attuativi. Oggi vengono introdotti istituti che vanno a sostituire quei metodi di controllo verticale ex post sui contribuenti con altri basati sulla definizione preventiva delle imposte concordata con l’Erario o sul controllo fiscale preventivo (Tax Control Framework – TCF), che è il sistema di controllo interno del rischio fiscale che ne consente il puntuale monitoraggio, presidio e valutazione».
«Si apre una nuova era in cui Commercialisti, Erario e Imprese operano in collaborazione basando i rapporti nei presupposti di fiducia, correttezza, trasparenza, collaborazione, professionalità e specializzazioni. Sono questi i pilastri sui quali poggia l’intera costruzione della nuova realtà socio economica che il Legislatore vuol costruire, far funzionare e lasciare in eredità alle nuove generazioni».
«La presenza al nostro evento della Confindustria, della CCIAA delle Marche, della Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Entrate e di tutte le Associazioni categoria che ruotano a vario titolo intorno all’impresa, testimonia la consapevolezza trasversale che solo andando oltre i ristretti confini dell’ambito personale o del proprio ambito di appartenenza, sarà possibile reggere l’onda d’urto delle riforme, trascendere la difficoltà che ogni cambiamento comporta e proporci con nuovi modelli organizzativi e approcci evoluti e conformi rispetto al nuovo contesto economico che ci si prospetta», conclude Camillo Catana Vallemani.