ANCONA – «Ringrazio il sindaco per la fiducia e per avermi affidato questa importante delega. L’ambiente è ormai centrale in tutti i settori e sono emozionato oggi di rispondere alle prime interrogazioni». Con queste parole Michele Polenta, nuovo assessore all’ambiente, ha salutato il consiglio comunale, oggi pomeriggio (16 dicembre) durante la seduta a Palazzo degli Anziani. L’ex capogruppo dei Verdi è ufficialmente il nono assessore della giunta Mancinelli.
All’imprenditore agricolo, 51 anni, il sindaco ha affidato il pacchetto completo dell’Ambiente: ciclo integrato rifiuti, ciclo idrico integrato, inquinamento suolo, sottosuolo e amianto, inquinamento atmosferico, elettromagnetico e acustico, protezione ambientale e rapporto con gli enti di vigilanza, progetti di risparmio energetico.
«L’allargamento della Giunta è un atto politico importante – ha dichiarato Francesco Rubini, consigliere comunale AIC – innanzitutto perché Polenta, a differenza degli altri assessori, è diretta rappresentanza di una forza politica all’interno del consiglio comunale. I Verdi di questa città però ce li ricordiamo, così come non abbiamo dimenticato i loro atti. Negli ultimi anni, quando Polenta era in consiglio comunale, è stata chiusa la stazione marittima, le corsie preferenziali non esistono e non c’è traccia delle piste ciclabili. I Verdi sono favorevoli alla realizzazione del park san Martino e della nuova banchina per le crociere. Ci auguriamo un cambio di passo».
«A luglio, con un comunicato, i Verdi hanno dichiarato che la costituzione dell’area marina protetta del Conero è una priorità. Vogliamo chiarezza su questo aspetto», ha detto il consigliere Daniele Berardinelli (Fi).
«Le dimissioni di Polenta dal consiglio dell’associazione Tennis Riviera del Conero sono una buona notizia – hanno commentato i consiglieri Daniela Diomedi (M5S) e Angelo Eliantonio (Fdi) – perché c’era un palese conflitto di interessi». «Polenta dovrà partire da zero per dare risposte convincenti sulle questioni relative agli sversamenti, alla mobilità e ai parcheggi, visto che l’Amministrazione non ha fatto nulla», ha detto il consigliere Stefano Tombolini (60100). «Con questa nomina – ha detto la consigliera Antonella Andreoli (Lega) – prendiamo atto che improvvisamente l’ambiente è diventato importantissimo. Ci chiediamo, quindi, perché dal 2013 la sindaca si sia tenuta le deleghe all’inquinamento e all’ambiente e non le abbia mai date a qualcun altro. È evidente a tutti il fallimento del Comune sulle questioni degli sversamenti e della chiusura della stazione marittima e delle centraline».
«Sono sicura che Michele Polenta farà un buon lavoro – ha risposto il Sindaco Valeria Mancinelli – insieme a tutta la squadra. È inutile che i consiglieri di opposizione continuino a perseverare nel tentare di aprire crepe nella compattezza della squadra di governo, intendendo sia la Giunta che la maggioranza. Nessuno degli assessori è in rappresentanza di un partito politico, ma tutti gli assessori sono al servizio del programma di governo dell’intera maggioranza. Non capisco perché si debbano falsare i fatti. Sul trasporto pubblico e sul trasporto sostenibile, i consiglieri di opposizione come possono dire che non è stato fatto nulla? Noi abbiamo potenziato il trasporto pubblico e abbiamo partecipato a tre bandi per la mobilità sostenibile, di cui uno è stato vinto per la mobilità elettrica e un altro è in corso di ottenimento della risposta per un investimento di 7 milioni di euro, sempre sulla mobilità elettrica».
«Faccio i più calorosi auguri a Polenta che nella scorsa legislatura ha mostrato una grande collaborazione e ha dato un importante contributo – ha dichiarato Massimo Fazzini, consigliere Ancora X Ancona – è giusto che ci sia un assessore che si dedichi all’ambiente». «Questa nomina consente al neo assessore di continuare azioni già iniziate durante la scorsa legislatura – ha dichiarato il consigliere Diego Urbisaglia (Verdi) – come le piste ciclabili e le politiche sulla mobilità sostenibile. Ritengo che il Sindaco, con questa nomina, abbia voluto porre un’attenzione maggiore sulle politiche ambientali».