ANCONA – Perché concedersi un solo partner, quando se ne può avere più di uno e sconfiggere la monotonia? È forse questo a spingere sempre più persone verso il poliamore? Sono molti al giorno d’oggi quelli che scelgono di concedersi relazioni aperte con più partner contemporaneamente, piuttosto che optare per la monogamia. Un trend che registra una significativa crescita come in alcuni casi testimoniato anche dallo status indicato su Facebook riguardo alla propria condizione sentimentale. E proprio sul famoso social network sono attivi diversi gruppi dedicati all’argomento, il più nutrito dei quali conta quasi 4mila iscritti. Attenzione però a chiamarli infedeli, perché il tradimento non c’entra nulla con il poliamore: qui non si parla di amanti, chi è “poliamoroso” è coinvolto romanticamente con più di una persona allo stesso tempo e con il consenso di tutti i gli interessati.
Insomma relazioni che nascono nel segno dell’onestà e della trasparenza, dove la parola esclusività è completamente bandita e c’è il superamento del concetto di gelosia e possessività sentimentale. Ma chi è il poliamoroso? Possono essere sia un single che intrattiene relazioni affettive, amorose e sessuali con diverse persone tutte consapevoli di non avere una relazione esclusiva, sia una coppia aperta costituita da due persone che praticano il poliamore.
«Siamo portati a pensare che la relazione poliamorosa sia fondata sulla promiscuità e sull’infedeltà reciproca, oltre che sull’idea un po’ hippy dell’amore libero – commenta la sessuologa Marianna Agostinelli -. Al contrario, come per le relazioni monogame, quelle poliamorose possiedono legami forti e sono alimentati dall’idea di far durare la loro relazione il più a lungo possibile. Questo può avvenire solo attraverso delle regole e dei patti condivisi da tutti i partner coinvolti. La relazione poliamorosa è una relazione di tipo dinamico perché i cambiamenti possono avvenire attraverso l’accettazione di nuove modalità e rinegoziazioni che devono avvenire con la volontà di tutti i partner».
Si potrebbe pensare che in questo tipo di relazione non esista la gelosia, prosegue la sessuologa, «invece anche qui potrebbe manifestarsi. In genere però chi decide di avviare una relazione poliamorosa sa che tra le qualità dovrà dimostrare rispetto, negoziazione, impegno, consenso, integrità, reciprocità, uguaglianza e desiderio di relazione a lungo termine».
Qualcuno potrà storcere il naso su questo tipo di orientamento, ma i poliamorosi la pensano diversamente. «Non è una scelta – racconta Thrix, una donna di 54 anni amministratrice di un noto gruppo Facebook sul tema -, avere i capelli rosa lo è, ma amare più persone no, è un dato di fatto. La scelta è quella di smettere di sentirsi strani o sbagliati, venendo a conoscenza del fatto che esistono altri come te».
La gelosia può anche essere presente in queste coppie, ma «si decostruisce e si gestisce». Thrix spiega che scompone la gelosia nei vari elementi che la costituiscono e lavora su quelli, «ovviamente serve anche la collaborazione dei partner, ma si può fare. Per me è essenziale che ci sia sincerità, trasparenza e fiducia, e poi anche conoscere i metapartner (ovvero gli altri partner dello stesso partner) ma per altri è diverso». «Sono sempre stata poliamorosa solo che non sapevo avesse un nome – spiega – . In alcuni momenti della mia vita mi sono costretta a vivere da monogama, ma è stato terribilmente frustrante ed è finita malissimo. Già da bambina sognavo la comune».
A Thrix chiediamo anche alcuni dettagli personali.
Come vedi la monogamia?
«È un orientamento relazionale come un altro, il problema è solo nel fatto che viene considerato come l’unico possibile».
Quante relazioni hai in questo momento?
«Sono innamorata di una persona con cui non faccio sesso per scelta e non per mancanza di attrazione e che ha un’altra relazione e un paio di altre, ma è tutto in movimento».
Ti è mai capitato che un partner sia scappato perché gli hai spiegato di essere poliamorosa?
«Frequentando prevalentemente attivisti no, però ci sono persone che sono davvero monogame e non se la sentono, a quel punto se ne prende atto e si lascia perdere.
Sei felice?
«Si, sono felice perché posso essere me stessa, ovviamente ci sono problemi, ma rinnegarsi ti uccide dentro».