Ancona-Osimo

Università Politecnica delle Marche, i docenti Battino e Mezzetti tra i ricercatori più influenti al mondo

Sono stati nominati da Clarivate tra gli scienziati i più citati al mondo. Il rettore di UnivPm: «Si sente in questo periodo la forte necessità di conoscenze scientifiche per superare le sfide di oggi e guardare con fiducia al futuro»

’UnivPM
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ANCONA – Per il sesto anno consecutivo il professor Maurizio Battino, docente di biochimica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, è stato nominato Highly Cited Researcher da Clarivate: un riconoscimento riservato solo allo 0,1% dei ricercatori di tutto il mondo. La lista comprende i ricercatori che nell’ultimo decennio hanno pubblicato articoli con un eccezionale numero di citazioni.
 
«Questa continuità temporale mi rende oltremodo felice – afferma -il professor Battino -, si tratta di un riconoscimento a una traiettoria scientifica vincente e all’avanguardia. La mia gioia quest’anno è duplice perché finalmente non sono più solo ma accompagnato in questo riconoscimento anche dal collega Bruno Mezzetti del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (D3A) Univpm: la dimostrazione che la stretta collaborazione tra dipartimenti del nostro ateneo è una strategia vincente. Inoltre, altri due miei allievi che si sono affermati a livello internazionale, hanno ottenuto questo ambito riconoscimento: la dottoressa Francesca Giampieri, ora alla King Abdulaziz University di Riad in Arabia Saudita, dopo un titolo di ricercatore di eccellenza in Spagna, e il professor Josè_Miguel Alvarez-Suarez, all’Universidad de Las Americas di Quito».
 
Gli fa eco il professor Bruno Mezzetti, anche lui nominato Highly Cited Researcher da Clarivate: «Chiaramente sono molto onorato di ricevere questo riconoscimento, frutto della collaborazione con il professor Battino e del contributo di collaboratori e studenti che in questi anni mi hanno sostenuto con pazienza e duro lavoro. Spero che tale riconoscimento sia di utilità per valorizzare l’importanza della ricerca nel settore delle Scienze Agrarie».  

Questo il commento del rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori: «Si sente in questo periodo la forte necessità di conoscenze scientifiche per superare le sfide di oggi e guardare con fiducia al futuro. Il riconoscimento ottenuto dai nostri docenti mostra come il lavoro svolto quotidianamente possa contribuire allo sviluppo della ricerca e partecipare concretamente alla costruzione di un futuro che guarda al benessere e al miglioramento della qualità della vita di tutti».
 
Battino è entrato nella prestigiosa lista grazie a numerosi articoli pubblicati nelle riviste scientifiche di maggior impatto con pubblicazioni di grande rilevanza, nel campo della biochimica nutrizionale e delle proprietà delle sostanze bioattive di origine vegetale con applicazioni nello studio dell’invecchiamento, delle malattie cardiovascolari, dell’obesità e del cancro, solo per citarne alcune. In particolare, hanno avuto grande eco, anche in tutti i media mondiali (Le Figaro, BBC, CNN, ecc.) i risultati degli studi sugli effetti ipocolesterolemizzanti di alcuni varietà di fragole prodotte nell’Azienda Agraria di UnivPm e gli effetti antitumorali e antiproliferativi del miele di Manuka e del miele di corbezzolo (il famoso “miele amaro” sardo). Battino è autore di 343 pubblicazioni e coordina quattro Master di Nutrizione online in collaborazione con FUNIBER.
 
Mezzetti in 30 anni di ricerca accademica si è concentrato su diversi aspetti della frutta (principalmente bacche), dalla biotecnologia fino ai sistemi di coltivazione e qualità della frutta e i benefici per la salute del consumatore. Ai programmi di campo standard ha combinato studi di laboratorio per la resistenza alle malattie e per la qualità dei frutti. È autore di un totale di 167 pubblicazioni su riviste scientifiche, ha coordinato cinque progetti europei e coordina da dieci anni il master eBiosabety sulle biotecnologie vegetali, in collaborazione con UNIDO e Università di Gent.
 
Sono 6.167 ricercatori provenienti da più di 60 Paesi riconosciuti quest’anno da Clarivate come i più influenti al mondo distinguendo 21 diverse aree scientifiche, dalla medicina alla matematica alle scienze agrarie. Scarso il numero degli italiani, solo una novantina, la metà di quanto possono contare piccole nazioni che però investono in ricerca e conoscenza come Svizzera o Olanda per non parlare di Germania o Gran Bretagna che presentano dei numeri impressionanti. L’elenco di quest’anno comprende anche 26 premi Nobel.