ANCONA – L’Assemblea del movimento “Altra Idea di Città” aveva annunciato che oggi sarebbero stati scelti i candidati sindaco e vicesindaco, ma i 140 sottoscrittori riuniti presso l’hotel City, non sono riusciti ad arrivare alla votazione e a una decisione unanime. Riccardo Picciafuoco, Loretta Boni e Katya Mastantuono sono comunque i tre possibili candidati di “Altra Idea di Città” alle prossime elezioni amministrative. Confermata invece l’opzione candidatura in tandem, ovvero la scelta di un uomo e di una donna insieme per ricoprire le cariche di sindaco e vicesindaco.
Durante l’incontro di oggi pomeriggio, l’Assemblea del movimento ha rimandato la votazione e ha deciso di approfondire le linee politico-programmatiche prima di scegliere il candidato sindaco, ma ha approvato un ordine del giorno che individua come termine ultimo per la scelta il 4 marzo. L’architetto Picciafuoco che, nel 2016 si è presentato come candidato sindaco a Camerano con una lista civica e nel 2017 alle elezioni provinciali di Ancona con una lista di movimenti civici, si è reso disponibile a ricoprire la carica di Sindaco, «un incarico di servizio e non di guida. Accetterò però solo se l’assemblea voterà all’unanimità o quasi la mia candidatura». Si definisce un «cristiano sociale» e ha avuto un ruolo politico regionale prima nella Rete dal 1992 al 1995 e poi nel partito laburista di Valdo Spini uscito dal PSI di Craxi nel 1995. In quegli anni è stato anche attivo nel progetto dell’Ulivo di Prodi. Con l’assorbimento dei laburisti nei Democratici di Sinistra è uscito dall’impegno politico diretto per poi rientrare come esterno nella lista di SEL alle elezioni provinciali di Macerata del 2011. Nel 2016 la candidatura a Camerano con una lista civica di nuova formazione e l’anno successivo alle elezioni provinciali di Ancona. È socio e membro del consiglio direttivo del Circolo Riccardo Lombardi di Ancona dal 1995 e, dal 1997 al 2000, ha ricoperto l’incarico di assessore all’urbanistica dnel comune di Falconara. È socio anche di Italia Nostra dal 2010, tra i fondatori del Forum Paesaggio Marche nel 2009 e primo firmatario della proposta di legge regionale di iniziativa popolare sulla tutela del paesaggio (2013) e co-fondatore e referente tecnico del Forum Salviamo il Paesaggio nazionale dal 2011.
Disponibile a ricoprire la carica di Sindaco anche Loretta Boni, impegnata nella militanza da quando aveva 20 anni nei comunisti italiani, oggi Pci, per l’unità della Sinistra, per la battaglia delle donne con il movimento Se non ora quando e con il costituendo Coordinamento per Legge 194, per la lotta ambientalista con Zero Trivelle Marche, per i beni comuni nel Coordinamento di Portonovo x tutti e per il diritto alla casa con l’occupazione dell’ex asilo di via Ragusa. Sindacalista dei bancari, iscritta all’Anpi. Candidata nella lista Ancona Bene Comune, ha lavorato con il consigliere Francesco Rubini. Faceva parte, con Samuele Gherardi e Maria Letizia Ruello, del coordinamento dell’Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza. «Sono consapevole delle tante battaglie che bisognerà portare avanti – ha detto – tra cui il diritto alla casa e la questione degli immobili dismessi. Penso comunque che sia giusto rimandare il voto perché prima è necessario approfondire le questioni nei tavoli di lavoro e decidere il programma».
Disponibile alla carica di vicesindaco, ma non di sindaco, Katya Mastantuono. Queste, dunque, al momento le possibili candidature: Picciafuoco come sindaco e la Mastantuono come vicesindaco, oppure Picciafuoco sindaco e la Boni vicesindaco o viceversa tra questi ultimi due. Tra le linee guida decise dall’Assemblea, il futuro «sindaco/a deve essere capace di creare coesione, i suoi valori devono essere dichiaratamente ed esplicitamente antifascisti e antirazzisti, deve avere metodi democratici e di rispetto delle istituzioni. L’impegno del Sindaco deve essere a tempo pieno per dar pieno mandato all’azione di governo».