ANCONA – Con il battesimo del simbolo giunto nella seconda giornata della Leopolda, Italia Viva ha fatto ufficialmente il suo ingresso nel novero dei partiti politici italiani. La “creatura” di Matteo Renzi affila le armi e si prepara alla battaglia in parlamento partendo dalle questioni più calde sul tavolo della politica, ovvero incentivare i pagamenti elettronici per contrastare l’evasione fiscale e poi Quota 100.
«Non ho niente contro chi vuole andare prima in pensione, ma spendere 20miliardi per anticipare di un anno la pensione a 100mila persone è semplicemente ingiusto – aveva dichiarato Renzi -. Gli 80 euro vanno a 10milioni di persone e costano 10miliardi. Mettiamo soldi per le famiglie e per gli stipendi, non su Quota 100».
Mentre il partito prepara una sua bozza di programma, intanto raccoglie consensi sul territorio. Nelle Marche Italia Viva è entrato ufficialmente in consiglio regionale con l’ingresso dell’ex capogruppo del Pd Fabio Urbinati che ha lasciato il testimone al collega Francesco Micucci (nuovo capogruppo dei dem). L’ufficialità è arrivata questa mattina, lunedì 21 ottobre, con l’adesione di Urbinati al Gruppo Misto come Italia Viva appunto.
«Ringrazio tutto il gruppo del Partito Democratico, il presidente Luca Ceriscioli, il segretario Giovanni Gostoli per il grande lavoro fatto fin’ora – ha dichiarato Urbinati – . Com’è ovvio Italia Viva sosterrà la maggioranza di centro sinistra della Regione Marche e da oggi si inizia insieme a scrivere una pagina nuova».
Reduce dalla Leopolda, dove ha coordinato il tavolo sull’economia del mare, partecipatissimo, Urbinati sottolinea il «grande entusiasmo mai riscontrato in anni di politica», respirato alla due giorni di Italia Viva. «In Regione il mio impegno sarà quello di portare avanti gli obiettivi e i progetti di Italia Viva» conclude nel precisare che oltre alle questioni regionali si concentrerà anche sulle prossime elezioni comunali a San Benedetto del Tronto, la sua città: «Anche qui Italia Viva vuole essere protagonista, ma non con gli uomini, quelli verranno dopo, piuttosto con le idee e i progetti che partono da un sogno possibile».