ANCONA – Attaccato su più fronti dall’opposizione, il sindaco Daniele Silvetti è tornato a parlare, nelle scorse ore, per affermare, come le definisce lui, la ragione delle idee contro la supponenza. Con tanti obiettivi e tanto lavoro, per il G7 Salute, per tutti i lavori che riguardano i fondi del Pnrr, il lungomare nord, ma anche le pessime condizioni in cui versano molte strade di Ancona, certamente da rifare come lo erano con la precedente amministrazione, Silvetti ci crede e crede che Ancona possa fare davvero un salto decisivo di qualità: «Ci sono tante emergenze da affrontare, per carità – afferma il primo cittadino –: la manutenzione delle strade, il decoro urbano, il recupero dei borghi così come il sostegno convinto alle attività produttive, la salute del cittadino e la tutela del nostro patrimonio storico. Non ci nascondiamo dietro a un dito o al solito scaricabarile. Ancona è quella che vediamo da diversi anni».
«Abbiamo cominciato dieci mesi fa con coraggio e convinzione sapendo che non tutte le scelte sarebbero state comprese o accolte con favore nell’immediato – ricorda ancora Silvetti che sottolinea la giovane età del proprio mandato e, di fatto, ne traccia un breve bilancio –. Abbiamo fatto ogni sforzo per far ritrovare l’anconetano nei grandi eventi e le piazze si sono di nuovo ripopolate, i negozi riempiti e si è rianimato l’orgoglio di essere una grande città attrattiva. Siamo però consapevoli che solo con una seria e ponderata programmazione sapremo migliorare la qualità della vita di questa splendida città e di ogni singolo cittadino. Risorse, progettazione e coinvolgimento della popolazione. Così si disegna la nuova Ancona».
Poi ne ha anche per l’opposizione che, pur con la responsabilità di aver lasciato l’attuale amministrazione a corto di risorse grazie alla manovra della rinegoziazione dei mutui, sottolinea ogni giorno, come è giusto che faccia chi sta all’opposizione, tutte le presunte carenze dell’attuale governo: «Leggo tanta supponenza e sciatta propaganda da chi magari ha qualcosa da farsi perdonare, ma siamo sempre più convinti che le proposte degli operatori della cultura andassero direzionate con uno strumento trasparente e di garanzia. I 36 partecipanti, 14 nuovi, ne sono una evidente dimostrazione. Che le strade non vadano rattoppate ma rifatte dal fondo; 1,8 milioni della Regione, 900.000 del Comune, 1 milione dell’Autorità Portuale e l’intervento di Viva Servizi saranno fondamentali per il 2024. Che la città ha bisogno di un nuovo decoro urbano e siamo pronti per ridisegnare il percorso dal Porto al Passetto. Che i borghi, o frazioni per chi li considera solo una forma di decentramento amministrativo, sono luoghi che verranno recuperati sia urbanisticamente che culturalmente. E che ci sia tanto tanto altro da fare, nei prossimi anni. In realtà la tavola era, come evidente, tutta da imbandire, altroché».
«Abbiamo trovato semmai dispense vuote, piatti indigesti e qualche polpetta avvelenata – prosegue Silvetti – ma le stiamo disinnescando e presto le racconteremo una per una con tanto di titolo ed autore… Ci sono scadenze da rispettare nelle opere Pnrr che per quanto modeste per dimensioni e strategicità rispetto ad altre città similari sono comunque una priorità, e ringrazio gli uffici del Comune per l’impegno e la dedizione; servizi indispensabili da garantire alle nostre famiglie e al mondo delle disabilità, grazie di cuore al personale ed ai volontari impegnati in silenzio nel loro servizi quotidiani». Silvetti conclude con i ringraziamenti: «Grazie di cuore ad ogni cittadino che con un sorriso o un semplice cenno di saluto mi incoraggia ogni giorno ad andare avanti e a non curarmi della cattiveria e degli attacchi. Grazie davvero a chi mi sta vicino giorno dopo giorno senza chiedermi nulla ma che percepisce dentro di sé che ci stiamo mettendo testa e tanto cuore per la nostra grande Ancona. Grazie davvero, siete tanti e siete la nostra forza».
L’ultimo attacco dell’opposizione alla giunta Silvetti è di pochi giorni fa e si riferisce agli emendamenti al regolamento della consulta per i diritti delle persone disabili: «molti dei quali sono stati bocciati, tra cui quello che chiedeva di coinvolgere nella futura consulta i sindacati e i rappresentanti del sistema sociosanitario. I disabili, le loro famiglie e le associazioni hanno bisogno di uno strumento agile e propositivo, che funzioni, non certo di palcoscenici ad uso e consumo dei politici locali. Inoltre, durante la discussione si è verificato un fatto eclatante: ci è stato consegnato un documento ufficiale firmato dai tecnici degli Uffici, con osservazioni di tipo politico alle nostre proposte. Un inciampo piuttosto antipatico, visto che l’ordinamento giuridico è molto chiaro sulla separazione tra l’attività di indirizzo e controllo politico e l’attività gestionale. Quello che più colpisce però è l’aspetto politico: la Giunta Silvetti, evidentemente, non è in grado di esprimersi autonomamente nemmeno sui più semplici emendamenti presentati dai Consiglieri e ha bisogno di suggerimenti su tutto, che chiede addirittura di formalizzare per iscritto, nonostante ciò rappresenti una forzatura giuridica. Speriamo di vedere più consapevolezza e competenza da parte di una classe dirigente di centrodestra che sembra procedere a tentoni in ogni ambito».