Ancona-Osimo

Biogas e stazione merci, i M5s di Osimo e Castelfidardo a Roma dal vicepresidente della Camera

A Roma per incontrarlo c’era anche il sindaco fidardense Roberto Ascani che ha portato alla sua attenzione varie tematiche

L'incontro con il Ministro
L'incontro con il Ministro

OSIMO – Come promesso a dicembre il vicepresidente della Camera, nonché ex Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ha ricevuto una delegazione del Movimento 5 stelle per aggiornamenti su alcune tematiche ambientali che ricadono sul territorio di Osimo e Castelfidardo.

A Roma per incontrarlo c’era anche il sindaco fidardense Roberto Ascani che ha portato alla sua attenzione varie tematiche: «In via prioritaria ho sottolineato la questione dell’alluvione di settembre 2024 per la quale in maniera assurda i Comuni di Castelfidardo ed Osimo non rientravano nel decreto alluvione che andava a risarcire le spese per gli interventi sostenuti nell’immediato. Poco più di un mese fa infatti la Protezione civile nazionale ci ha convocati in un tavolo tecnico e ha fatto i sopralluoghi per verificare le criticità rimaste ad oggi inevase – dice -. Ho avuto modo anche di raccontare l’incredibile vicenda della stazione merci dove Rfi vorrebbe costruire sul nostro territorio e ho chiesto a riguardo il suo interessamento. Nel frattempo con l’onorevole Giorgio Fede stiamo per presentare un’interrogazione parlamentare sulla questione. Infine ho aggiornato Costa sulle proposte di legge che tentano di ampliare il Parco del Conero e di passare a Parco Nazionale un paesaggio di inestimabile valore».

La questione biogas

Si è discusso anche del procedimento di autorizzazione a costruire due impianti di biometano ad Osimo che avranno un impatto importante anche sui terreni agricoli.

Nonostante queste centrali vengano presentate come soluzioni ecologiche per la produzione di energia, la trasformazione di una centrale biogas in biometano, con l’obiettivo di accedere ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), comporterebbe rischi ancora maggiori. I danni che queste strutture provocano al terreno, agli ecosistemi locali, alla qualità dell’aria e dell’acqua non sarebbero trascurabili.

«L’incontro ha offerto un’importante occasione per ascoltare le preoccupazioni delle comunità locali e collaborare su soluzioni che concilino la tutela ambientale con lo sviluppo sostenibile dei territori, senza compromettere la qualità della vita delle generazioni future – dice il M5s Osimo -. Continueremo a monitorare attentamente la situazione, impegnandosi a garantire che ogni decisione relativa alla costruzione di impianti di biogas e biometano rispetti il territorio e i cittadini. Questa questione, infatti, è seguita dal Movimento sin dal 2012, quando furono presentate le prime richieste per la realizzazione degli impianti e resta oggi una priorità per proteggere l’ambiente e la salute pubblica».