OSIMO – C’è stato il primo dibattito pubblico tra i tre candidati a sindaco di Osimo ieri sera (7 maggio), nella sede appena inaugurata dell’auditorium cinema Concerto a Osimo, dove Michela Glorio (centrosinistra), Sandro Antonelli (coalizione civica) e Francesco Pirani (Liste civiche, Udc e FdI) si sono scontrati su diversi temi.
Organizzato da Cgil, Cisl e Uil, l’incontro ha spaziato dalla sanità al sociale, fino al lavoro e alla viabilità temi cruciali per la Osimo del futuro.
I candidati a sindaco a proposito di sanità
Si è dibattuto sul futuro dell’ospedale quando, nel 2026, sarà inaugurato l’Inrca all’Aspio: «Il problema si è posto da quando il presidio è passato a gestione Inrca, per questo non ha ricevuto fondi Pnrr. Non è prevista né una Casa della comunità né un ospedale di comunità. Il primo impegno sarà avviare un dialogo con la Regione per rivedere il Piano», ha detto Antonelli.
Glorio ha affermato: «All’interno andranno concentrati il Centro di salute mentale, il punto prelievi, la diagnostica e poi si potrebbe trovare l’accordo con altri comuni della Valmusone per l’ospedale della comunità. Tra le nostre proposte una quarta casa di riposo per abbattere le liste di attesa all’ex Muzio Gallo».
Pirani ha affermato: «Vorrei anche io in città i poliambulatori e la Casa della comunità per risolvere i problemi in anticipo rispetto all’ospedalizzazione. La sanità non è una competenza strettamente comunale, per questo è necessario interloquire con la Regione e la mia composizione politica lo permette».
I diversi punti di vista sul sociale
Sul fronte del sociale Glorio ha tenuto a ribadire che sono stati investiti 5 milioni di euro (cui l’amministrazione è arrivata nel 2023), cifra contestata da Pirani che ha detto che non sarebbero solo nel bilancio di Osimo ma dell’Ambito 13 rilevando che in città c’è mancanza di punti di aggregazione e che la povertà si combatte con il lavoro per cui il Comune può fare la sua parte mentre Antonelli ha posto l’accento sulle famiglie con problematiche di disabilità, spesso in difficoltà e lasciate sole, motivo per cui la sua coalizione propone un Osservatorio permanente.
Riflessioni sulla viabilità
Punto caldo poi la viabilità. Secondo Antonelli il problema sull’asse Ancona-Macerata non si è risolto con il nuovo Puc: «C’è solo il disegno di un tracciato con costi altissimi. Crediamo in una soluzione alternativa che deve partire dallo studio del piano del traffico con cui è possibile dare risposte nel medio periodo magari con le bretelle».
Glorio ha ribattuto: «Il Puc ha chiuso un contenzioso di 15 anni con la Provincia. Il problema viabilità nasce negli anni Novanta e ha interessato anche le amministrazioni dove c’erano Antonelli e Pirani. La strada di bordo non era salubre, ha detto l’Arpam. Noi abbiamo previsto bretelle inter quartiere».
Pirani ha affermato: «Ci sono circa 8 milioni di euro nel bilancio regionale destinati a Osimo, partiamo da qui per tracciare uno studio specifico. Le bretelle non servono, nemmeno la variante a nord».