ANCONA – La voce serpeggiava già tra gli ambienti Dem. Il segretario nazionale Pd, Enrico Letta, avrebbe voluto imbarcare la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, nella partita delle politiche 2022. Ma lo stesso primo cittadino avrebbe fatto sapere ai suoi di aver declinato l’invito per non compromettere il futuro della città. Adesso, però, è arrivata la conferma dalla viva voce della sindaca: «Non mi candido alle elezioni politiche del 25 settembre – ha detto Mancinelli – per farlo dovrei immediatamente dimettermi da sindaco. Questo comporterebbe lo scioglimento anticipato della giunta e del consiglio comunale e la nomina di un commissario per la gestione ordinaria fino alle elezioni amministrative dell’anno prossimo».
Il rischio
Un rischio troppo alto da correre, visto poi l’altra competizione che si sta giocando in casa. Ovvero quella delle primarie del centrosinistra per le amministrative 2023 e dove la sindaca Mancinelli è parte in causa, perché è in corsa il suo delfino: l’assessore al porto Ida Simonella. Dunque una fuga dal posto di comando per tentare di raggiungere uno scranno al Senato avrebbe innanzitutto gettato il capoluogo in uno stato di immobilismo drammatico in un momento in cui ci sono progetti avviati e altri da avviare prima di fine mandato. E poi avrebbe avuto ripercussioni indirette proprio sul candidato della sindaca alle primarie di novembre (la data prima fissata al 13 potrebbe slittare al 27, se non addirittura a domenica 4 dicembre).
L’impegno
Per non rischiare di essere fraintesa, la sindaca Mancinelli ha lasciato testimonianza scritta della sua posizione in merito alle politiche 2022 con un post sulla sua fanpage Facebook: «L’impegno per Ancona è la mia assoluta priorità – si legge nel post – in un momento in cui dobbiamo gestire tante emergenze sociali e soprattutto l’avvio di tanti progetti del Pnrr che cambieranno il futuro di Ancona». Infatti l’amministrazione comunale ha appena confermato l’assegnazione di circa 45 milioni di euro provenienti dai bandi del Pnrr. Ma altri 45 milioni potrebbero arrivare da nuove candidature da poco avanzate. Dunque lasciare in questa fase la guida della città sarebbe stato senza dubbio un suicidio politico. Progetti che «stiamo costruendo e portando avanti con questa squadra – sottolinea Mancinelli su Facebook – e saranno il futuro di questa città anche dopo di me». Chiusura che lancia il traino alla candidatura di Ida Simonella, prosecuzione diretta di un metodo di governo che per 10 anni ha dettato la linea alla città.