ANCONA – Una operatrice balneare con annesso ristorante e un pensionato. Ma anche poliziotti, medici, insegnanti di ballo. Questa la nuova cerchia delle persone finite sotto inchiesta per l’operazione “Euro green pass2” della squadra mobile.
Ai domiciliari sono finiti Maria Francesca Lattanzi, 52enne imprenditrice balneare e ristoratrice, di Civitanova Marche, già gravata di obbligo di dimora, e Edmondo Scarafoni, 73 anni, pensionato di Fabriano. Sarebbero altri due intermediari dell’infermiere Luchetti, avrebbero portato al centro vaccinale persone per la finta inoculazione, dietro pagamento di denaro.
Misure cautelari fotocopia, relativamente ad ulteriori casi, per gli arrestati della prima tranche d’inchiesta sul giro di vaccinazioni simulate e contestuali rilasci di Green pass in maniera indebita. Per Luchetti custodia in carcere bis, è accusato di tirare le fila del business e di inscenare le false vaccinazioni immortalate anche da riprese video nei box vaccinali. Il sanitario, nel primo arresto di gennaio, si era difeso, sostenendo di esser solo un «anello della catena». Ulteriore provvedimento di arresti domiciliari per quattro presunti intermediari, che avrebbero procacciato clienti a Luchetti per i finti vaccini: l’avv. Gabriele Galeazzi, 52 anni, Daniele Mecozzi, 46 anni, ristoratore di Civitanova Marche, Stefano Galli, 46enne imprenditore edile di Sappanico, e Daniela Maria Zeleniuschi, 41 anni, commessa di supermercato. A vario titolo nell’inchiesta, che è ancora in fase preliminare, sono contestati reati che vanno dal concorso in corruzione e peculato al falso ideologico. Oggi sono state effettuate anche quattro perquisizioni domiciliari personali con contestuali sequestri. Tutti i Green pass indebitamente ottenuti con la finta vaccinazione sono stati sequestrati digitalmente, con decreto della Procura, annullando la loro validità dalla piattaforma Asur.