Ancona-Osimo

Porto di Ancona: al via la demolizione dei restanti 12 silos

Sono appena iniziate le attività propedeutiche per l'abbattimento che partirà il 10 febbraio e si concluderà entro fine daprile. Giampieri: «Il porto si trasforma cogliendo i cambiamenti del mercato»

Silos al porto di Ancona

ANCONA Dopo l’abbattimento dei 34 silos in concessione a Silos Granari della Sicilia srl, che si è svolto fra marzo e giugno 2019, sono appena cominciate le attività di preparazione per l’intervento di abbattimento dei 12 silos in concessione alla Sai spa che si trovano alla darsena Marche. L’area si sta dunque trasformando, come stabilito dal progetto di demolizione verificato e approvato da tutti gli enti competenti in sede di conferenza di servizi, conclusa il 12 settembre 2019.

Costruiti nel 1972, i silos hanno un’altezza di 48 metri, con un diametro di circa 9 metri. La decisione di abbattere i silos è legata al fatto che il mercato dei cereali, negli ultimi anni, ha visto una forte riduzione dei traffici nello scalo dorico. La demolizione dei silos avverrà con la tecnica dell’abbattimento meccanico controllato a partire dal 10 febbraio, salvo diverse esigenze di cantiere, per concludersi entro fine aprile. Il primo passo dell’intervento prevede la demolizione manuale e meccanica della torre di sbarco dei cereali. Proseguirà con la demolizione delle strutture metalliche minori e della vecchia palazzina degli uffici per procedere poi da febbraio con i 12 silos. L’ultimo smantellamento, sempre meccanico, interesserà la torre metallica. Nelle varie fasi della demolizione, che saranno monitorate dagli organi competenti anche per gli aspetti ambientali, non ci saranno modifiche sostanziali alla viabilità portuale della zona né al traffico marittimo.

Rodolfo Giampieri

«Un porto moderno e contemporaneo, orientato alla sostenibilità, che si evolve sulla base dei cambiamenti del mercato. È quello che pensiamo per Ancona e che cerchiamo di realizzare in sintonia con tutte le istituzioni di riferimento e gli operatori portuali – dice Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di sistema portuale -, un porto che punta sulla trasformazione per crescere ed evolvere, creare nuove opportunità di sviluppo per le imprese e soprattutto nuova occupazione».

La demolizione dell’impianto in concessione a Sai spa, che doveva essere realizzato entro fine 2019, ha subìto un ritardo per il prolungamento della procedura di spostamento delle antenne di telefonia mobile che erano sul tetto dei silos da parte delle stesse società di servizio telefonico. Il completamento della trasformazione di questa area libererà una banchina complessiva di circa 350 metri, con un retro banchina di 33 mila metri quadrati. Sull’utilizzo delle banchine 19, 20 e 21 della darsena Marche sono in corso valutazioni da parte dell’Autorità di sistema portuale e della Capitaneria di porto di Ancona che serviranno poi come base di discussione per un necessario e indispensabile confronto con tutte le istituzioni, le amministrazioni presenti in ambito portuale e gli operatori per una condivisione finale della destinazione d’uso delle banchine stesse.