ANCONA – Il porto di Ancona sempre più competitivo e sostenibile. Sono questi gli obiettivi che l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale si impegna a perseguire nel 2020.
Il 2019 è stato certamente per lo scalo dorico un anno di crescita, di sviluppo e di trasformazione. Proprio per questo, il presidente dell’AdSP Rodolfo Giampieri non si accontenta e punta a far crescere e migliorare sempre più il porto di Ancona.
Presidente Giampieri, quali sono i risultati principali che l’Autorità di Sistema Portuale ha raggiunto nel 2019 nello scalo dorico?
«Nel 2019 è continuata la profonda trasformazione del porto di Ancona. Questo ha portato ad un aumento dei passeggeri, quasi un milione e cento mila, e dei crocieristi, ben cento mila. Il traffico merci è sempre più importante, sia per le merci in generale che per i container. Per uno sviluppo dello scalo sempre più sostenibile abbiamo spostato tutti i tir dal Molo Rizzo allo Scalo Mariotti: ciò consente un risparmio di 60.000 km all’anno di tragitto di camion nell’area portuale. Inoltre, l’accordo “Ancona Blue Agreement” sta dando risultati nella riduzione delle emissioni di zolfo delle navi in sosta nello scalo dorico. Nel 2019 gli approdi sono stati circa 2 mila il che significa 4 mila movimenti navi tra arrivi e partenze.
Altro risultato significativo, l’abbattimento di 34 silos che, con la demolizione degli ultimi 12 tra gennaio e febbraio 2020, permetterà di recuperare 350 metri di banchina per le attività commerciali. Infine, vanno ricordati due eventi importanti avvenuti nel 2019: il 4 ottobre l’arrivo dell’Amerigo Vespucci e l’intitolazione della banchina 1 a San Francesco in occasione degli 800 anni dalla partenza del santo dal porto di Ancona per la Terra Santa».
Quali sono gli obiettivi per il 2020?
«Vogliamo aumentare ulteriormente la competitività del porto. Come già detto, l’abbattimento dei silos permetterà di utilizzare la banchina di 350 metri per le attività commerciali. La banchina 22 tornerà operativa e auspichiamo l’inizio dei lavori alla banchina 27. La banchina 13, proprio sotto la sede dell’Autorità Portuale e indispensabile per il traffico traghetti, sarà interessata da lavori di manutenzione straordinaria così come il mercato ittico. Continueremo a perseguire l’obiettivo della sostenibilità ambientale che per noi è uno degli elementi prioritari. Lo faremo in due modi: da una parte con le nuove normative europee per la riduzione delle le emissioni di zolfo delle navi in sosta nei porti, dall’altra con la digitalizzazione della circolazione dei trasporti. Attraverso un software abbiamo reso più fluido l’ingresso dei camion nell’area portuale. Questo consente di ottimizzare i tempi di ingresso e abbattere l’inquinamento evitando le file. Con questa iniziativa, di rilevanza nazionale, abbiamo ricevuto il Premio Innovazione allo Smau Marche.
Nel 2020 proseguiremo con l’iter autorizzativo per la realizzazione del nuovo terminal crociere al Molo Clementino, inoltre stiamo perseguendo il raddoppio della capacità produttiva della Fincantieri affinché Ancona diventi il punto di riferimento per la cantieristica di qualità. L’obiettivo è rendere lo scalo dorico sempre più autorevole ed importante nella strategia della portualità italiana. Il nostro grande sforzo è unire lo sviluppo con la sostenibilità, questo è il tema che ci guida. Abbiamo intenzione di creare le premesse affinché le imprese possano aumentare l’occupazione. Nel porto di Ancona lavorano 6.000 persone, vogliamo crescere ancora. Vogliamo che il porto si confermi uno dei volani economici del capoluogo e di tutte le Marche. Questo è possibile grazie all’impegno delle aziende e alla professionalità delle maestranze in chiave di collaborazione istituzionale con Comune di Ancona, Regione Marche e con tutti gli enti e le autorità presenti all’interno del porto: Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Agenzia delle Dogane».
Presidente Giampieri, che cosa si augura per il porto di Ancona nel 2020?
«Che possa integrarsi sempre più con la città, che la comunità comprenda l’importanza di crescere insieme condividendo un percorso di sviluppo. Mi piacerebbe che fosse capita l’opportunità e la fortuna di avere un porto internazionale che deve rispondere ai requisiti moderni e quindi, anche a quello della sostenibilità».