ANCONA- Trattenere i turisti che sbarcano o si imbarcano dal porto di Ancona. Il candidato sindaco Stefano Tombolini, sostenuto dalla coalizione di centrodestra (Fdi, Lega, Forza Italia e Udc) e dalle liste civiche (60100 e Servire Ancona), lancia una serie di proposte per attirare i passeggeri (circa un milione l’anno) in città e affronta i nodi cruciali che attanagliano lo scalo dorico.
«Abbiamo sempre lo stesso numero di presenze negli alberghi, ovvero 140mila. Riteniamo che, insieme alle compagnie di navigazione e con l’ausilio dell’Autorità di sistema portuale, si debba arrivare a modificare gli orari di arrivo e partenza dei traghetti ad Ancona. In questo modo si può consentire alle persone di utilizzare i bar, di acquistare la merce nei negozi e di andare al ristorante – afferma Tombolini-. Su un milione di passeggeri, trattenerne il 20% significherebbe 200mila persone che usufruiscono della nostra città e aiutano il commercio. Non lo possiamo fare perché le partenze e gli arrivi non sono in orario comodo: le persone arrivano, restano dietro le reti, fanno il check-in in un’altra parte della città e rimangono relegate nella zona doganale per ore, senza poter raggiungere il centro. Questo sistema va completamente rivisto così come va rivisto il rapporto economico tra coloro che usano i servizi indivisibili senza lasciare un euro».
Tombolini spiega l’importanza di valorizzare il porto in chiave commerciale, turistica e produttiva ponendo grande attenzione alla cantieristica. «Dobbiamo portare ad Ancona l’eccellenza tecnologica e non la bassa manovalanza. Apriremo un rapporto importante con l’AP e con la Regione per dare al porto di Ancona, uno dei principali dell’Adriatico, il ruolo e la funzione che gli spettano. Si deve poi lavorare sul modo in cui accogliamo i turisti di passaggio: li lasciamo sotto il sole, senza servizi, dietro una rete, senza alcuna attenzione. Non basta la passeggiata al Porto Antico o la fontana di Cucchi. L’amministrazione comunale deve essere in grado non solo di illuminare il lungomare ma di rendere il porto come un polmone economico e sociale di questa comunità».
«Ancona è il porto più importante dell’Adriatico e deve diventare capitale della Macroregione Adriatico Ionica. Ci sono fondi europei da utilizzare- dichiara Carlo Ciccioli, portavoce regionale Fratelli D’Italia-. Per assumere un ruolo così importante è fondamentale l’uscita dal porto. Cosa resta dei grandi incontri con Nencini e Delrio? Zero. Grazie Mancinelli per quello che hai fatto, cioè niente! Portare via i tir dal porto che creano lunghe code deve essere una priorità nazionale e deve essere finanziata dal Cipe, come avvenuto a Venezia con il passante di Mestre». Anche Ciccioli si sofferma a parlare dell’importanza della cantieristica. «Bono sta investendo sulla Fincantieri di Ancona, la nautica da diporto è in piena crescita e quindi dobbiamo spingere. Ancona non ha un progetto turistico: la gente sbarca, prende la macchina e va via. Il progetto turistico nasce dai collegamenti: stiamo per perdere l’aeroporto e mancano i treni ad alta velocità».
Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Daniele Berardinelli, propone di lasciare un questionario ai passeggeri che si imbarcano verso la Croazia e la Grecia per capire perché hanno scelte quelle mete e che cosa cercano. «Queste persone spendono soldi per il traghetto senza conoscere la nostra realtà. Dalle risposte al questionario potremmo proporre pacchetti di offerte per Portonovo, Numana e Sirolo- riferisce-. La seconda proposta riguarda la sinergia tra l’Istituto Nautico e l’Università per sviluppare specificità nel settore della nautica mentre l’AP mette a disposizione servizi e strutture. Infine, non c’è nessun souvenir di Ancona. Siamo messi molto male, dobbiamo rilanciare il turismo sfruttando la riviera del Conero».
Marco Bevilacqua, segretario comunale della Lega propone di spostare i tir in una zona distante dal centro. «L’inquinamento deriva dal trasporto delle merci su gomma. Le navi commerciali vanno messe alla nuova darsena in modo che i camion non arrivino in centro».
Angelo Eliantonio, segretario comunale di Fratelli d’Italia, sottolinea l’importanza della blue economy mentre secondo Antonella Andreoli, coordinatrice comunale Forza Italia, ad Ancona manca un servizio di informazione turistica e propone un orario di apertura di 12 ore. Per l’Udc, rappresentata da Sergio Capitoli, «sullo scalo dorico sono stati fatti solo spot per la campagna elettorale, non ci sono progetti. Bisogna rivedere il piano del porto: sviluppo, riapertura stazione marittima e servizi».