Ancona-Osimo

Portonovo, sfrattata la rimessa di barche e gommoni

Il Comune ha ordinato lo sgombero per l'uso di aree oltre la concessione e la presenza di natanti a motore

La Torre De Bosis a Portonovo

ANCONA – La ditta privata che ha un deposito di natanti, noleggio gommoni e canoe tra le Terrazze e la Torre De Bosis, ha meno di un mese di tempo per sgomberare l’area di cui era concessionaria da anni a Portonovo: avrebbe infatti occupato abusivamente un tratto della baia e non rispettato alcune regole del contratto di concessione. Di qui lo “sfratto” del Comune.

L’ordinanza dirigenziale di sgombero ripercorre la vicenda. Alla fine del 2019, la ditta chiese una proroga della concessione fino al 31 dicembre 2020, concessa dall’Amministrazione in via eccezionale per l’emergenza covid. Dopodiché, a seguito del sopralluogo effettuato il 24 luglio 2020 da personale dell’Ufficio Patrimonio del Comune e dalla Guardia di Finanza, è emerso che il privato«occupa attualmente aree non date in concessione e nelle aree concessionate sono posizionati gommoni motorizzati ed una tenda/gazebo in difformità a quanto specificato» in un articolo del contratto di concessione che recita «La concessione viene effettuata per il rimessaggio di piccole imbarcazioni e imbarcazioni non motorizzate».

Così il 6 agosto il Comune ha avviato il procedimento «finalizzato allo sgombero dall’area concessa sita a Portonovo, zona “La Torre”, delle imbarcazioni motorizzate e della tenda/gazebo». L’Amministrazione ha chiesto anche la rimozione, «nell’area non concessa e occupata abusivamente, del materiale ivi presente: taniche in plastica contenenti benzina e/o carburante, canoe, tenda/gazebo, carrello e scooters come rilevati a seguito del sopralluogo del 24 luglio, concedendo il termine di quindici giorni dal ricevimento della stessa pena la decadenza della proroga con successiva revoca della concessione e recupero delle somme dovute per l’occupazione senza titolo».

Con due sopralluoghi effettuati il 20 e il 21 agosto, è stata rilevata la «mancata ottemperanza all’intimazione allo sgombero fatta il 6 agosto». Il Comune ha quindi deciso di non prorogare la concessione fino al 31 dicembre 2020 e ha ritenuto opportuno «procedere per porre termine a tale occupazione sine titulo». L’ordinanza dirigenziale ordina dunque alla ditta di «provvedere allo sgombero entro 20 giorni dalla data di notifica della presente ordinanza, delle aree di proprietà comunale, utilizzate ad uso rimessaggio e noleggio ed occupate, in parte, sine titulo, lasciandole libere da persone e cose con l’avvertenza che in caso di inosservanza si procederà all’esecuzione forzosa, con recupero delle spese a suo danno». In caso di mancata ottemperanza, «si provvederà senza ulteriore avviso in data 21/09/2020, alla ripresa di possesso degli immobili».