Ancona-Osimo

Ucraina e sanzioni, Landini a Portonovo: «Situazione drammatica da affrontare, è il momento di mettere mano al portafogli»

Il segretario generale della Cgil ad Ancona ha affermato la necessità di superare il precariato e di intervenire con uno scostamento di bilancio per fronteggiare l'inflazione

Il segretario generale Cgil Maurizio Lndini

ANCONA – «Credo che l’impegno nostro, a partire dal primo maggio, che festeggiamo insieme a Cisl e Uil ad Assisi, come città della pace è proprio quello che il ruolo del lavoro deve essere affermare la pace che è la condizione per avere diritti e per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone». Sono le parole del segretario generale della Cgil Maurizio Landini, intervenuto a Portonovo per l’elezione del nuovo segretario generale Cgil Marche, Giuseppe Santarelli che succede a Daniela Barbaresi, eletta nella segreteria nazionale del sindacato.

Landini ha spiegato: «Stiamo chiedendo che l’Italia si batta per cambiare anche le logiche europee del patto di stabilità – spiega -, perché è necessario che in tutta Europa ci si renda conto che l’austerità va superata, dall’altra parte c’è bisogno di fare un provvedimento, con uno scostamento più ampio dei 5 miliardi previsto, perché l’aumento delle bollette, l’aumento dei prezzi e l’inflazione che si è determinata, stanno determinando una situazione non sostenibile per chi lavora, per chi ha una pensione, per chi deve mandare dei figli a scuola. È necessario fare dei provvedimenti – aggiunge – che vadano in questa direzione che vuol dire in poche parole, trovare la forma e il modo di aumentare il netto in busta paga e nelle pensioni per poter arrivare alla fine del mese».

La linea tracciata dal sindacalista è stata precisa: «C’è una situazione drammatica da affrontare, penso che è il momento di mettere mano al portafogli e si possono fare delle cose precise: gli extra profitti che le imprese in questi anni hanno realizzato possono tranquillamente essere presi e destinati da altre parti. Bisogna intervenire sugli extraprofitti, non solo il 10%, come finora se ne è parlato, ma molto di più. Il 10% riguarda 4 miliardi, dicono, vuol dire che gli extraprofitti sono 40 miliardi, lì ci sono delle risorse da andare a prendere e da destinare a quelli che oggi ne hanno bisogno. Non crea debito a nessuno, se non semplicemente evita che la ricchezza vada solo in tasca a qualcuno a danno della maggioranza degli italiani».

Tra le priorità nel quadro emergenziale, segnato prima dalla pandemia e ora dal conflitto che inizia a manifestare i suoi effetti, c’è quella di «cancellare la precarietà. Il problema del lavoro oggi – ha detto – è che è troppo precario, è sottopagato» per questo ha affermato la necessità di «cambiare leggi sbagliate per affermare un lavoro stabile a partire da assunzioni che debbono essere fatte nel settore sanitario, nel settore della scuola, ma anche nel settore provato».

«Oggi c’è una emergenza – ha aggiunto – e noi abbiamo chiesto al governo che stanzi delle risorse perché c’è da aiutare i lavoratori, i pensionati e le famiglie a sostenere la crescita dell’inflazione. Serve aumentare il bonus bollette, serve intervenire sugli affitti e sui mutui, serve aumentare le risorse che vanno a finire in busta paga o nelle pensioni perché altrimenti le persone non ce la fanno, e poi è il momento di fare degli investimenti seri per creare lavoro e finalmente per combattere una evasione fiscale che non è più accettabile, perché è il momento di destinare le risorse a chi ne ha bisogno».