FERMO – È stato ritrovato la scorsa settimana ai bordi di una strada di Potenza Picena, nella zona dell’Uccelliera vicino a Montecanepino: l’animale era morto, probabilmente investito da un’auto: è un esemplare di sciacallo dorato, il primo avvistamento nelle Marche di questo tipo canide di taglia intermedia tra una volpe e un lupo, che ha evidentemente ampliato il suo areale dopo essere entrato in Italia dai Balcani passando per il Friuli Venezia Giulia. La carcassa dello sciacallo è stata presa in carica dagli operatori dell’associazione Smilax Nova, che collabora con il Cras Marche, e gli esami condotti sull’animale hanno dimostrato che, effettivamente, si tratta di uno sciacallo dorato, o canis aureus.
«La causa della morte dell’animale è dovuta alla frattura del cranio e della spina dorsale, sicuramente è stato investito – spiega Nazzareno Polini, naturalista e responsabile della sede di Fermo del Cras Marche –. Si tratta di uno sciacallo dorato, la biometria lo conferma, lo hanno esaminato diversi ricercatori, e l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che fa capo al ministero dell’ambiente, ndr) ha visto le foto dell’animale, c’è un referente per lo sciacallo dorato, ed è stato confermato».
È il primo sciacallo trovato nelle Marche: «Ce lo aspettavamo, prima o poi, ma pensavamo di trovarlo prima nel nord delle Marche, è arrivato in Italia in modo naturale, ha oltrepassato il confine del Carso triestino, sono dieci, quindici anni che esiste in Friuli. Nel tempo sono arrivate segnalazioni un po’ dappertutto, nel nord Italia, in tutta la Pianura Padana, anche in Emilia Romagna, per esempio, ma anche in Valle d’Aosta e in Trentino. S’è spostato in largo e in lungo. Inoltre la nostra segnalazione è più che attendibile e verificata, visto che l’animale, purtroppo, è stato ritrovato morto ed è stato analizzato. Potrebbe trattarsi di uno sciacallo isolato, perché la specie ha una spiccata capacità di spostarsi su lunghe distanze, adattandosi anche alle nostre colline e alle nostre montagne, visto che è un animale che percorre tantissima strada. In zona monitoriamo anche branchi di lupi, abbiamo fototrappole e altre ne hanno gli appassionati, e quando l’animale viene fototrappolato la cosa diventa virale e si viene a sapere. Ecco perché possiamo dire con certezza che questo è il primo nelle Marche. Altri individui non sono stati visti».
Nessuna possibilità di ibridazione con il lupo: «Le ibridazioni tra le specie in natura in genere non ci sono, mentre può succedere tra il lupo e quei cani randagi che hanno ripreso la vita selvatica, in natura l’ibridazione tra specie diverse non avviene. Lo sciacallo, tra l’altro, è un animale che viene predato dal lupo». Una scoperta che fa scalpore: «Gli addetti ai lavori lo stavano solo aspettando, lo sciacallo dorato. Certo non ce lo aspettavamo così presto, da noi». E’ poco più grande di una volpe, il maschio pesa dieci-dodici chili, circa il terzo di un lupo, e non è pericoloso per l’uomo, né lo è più di tanto per gli allevamenti: «Lo sciacallo non preda come i lupi che cacciano in branco e hanno una struttura sociale – conclude Nazzareno Polini –. Generalmente è solitario, a meno che non sia una mamma con i cuccioli. E può cacciare più o meno come caccia una volpe».