Ancona-Osimo

Potenziamento della Questura di Ancona, via libera a risoluzione unitaria da mozioni Lega e Pd

La risoluzione. arrivata in consiglio regionale, chiede il potenziamento degli organici della Questura del capoluogo per fronteggiare le esigenze di legalità di un territorio dove sono presenti porto e aeroporto

La commemorazione del Giorno del Ricordo in Consiglio regionale

ANCONA – Potenziare e riclassificare gli organici della Questura di Ancona per fronteggiare le esigenze di legalità del capoluogo marchigiano e del suo hinterland, legate alla presenza di hub logistici e amministrativi centrali, fra i quali porto e aeroporto, e alla crescente criminalità. È la richiesta che arriva in consiglio regionale dalla risoluzione unitaria in cui sono confluite due distinte mozioni, una avanzata dalla Lega, primo firmatario il consigliere e vicecapogruppo Mirko Bilò, sottoscritta anche dai colleghi di partito Chiara Biondi e Renzo Marinelli (capogruppo), e l’altra dal Pd, primo firmatario il consigliere Antonio Mastrovincenzo, sottoscritta anche dai colleghi Maurizio Mangialardi (capogruppo), Manuela Bora, Andrea Biancani, Anna Casini, Fabrizio Cesetti e Micaela Vitri.

Un atto che impegna la Gunta e il presidente Acquaroli a mettere in atto le azioni possibili presso il Ministero dell’Interno e tutte le altre sedi opportune per potenziare in termini di risorse umane e di mezzi la Questura di Ancona per garantire un efficace contrasto alla criminalità e assicurare un adeguato controllo dell’ordine pubblico e un’equa attribuzione apicale della responsabilità di Questore, autorità di pubblica sicurezza del capoluogo regionale e per un maggior coordinamento tra tutte le forze politiche.

Il vicecapogruppo della Lega, Mirko Bilò, «forte dell’esperienza di ex vice dirigente della Digos dorica, segue da vicino l’annosa questione del mancato adeguamento delle forze sul campo alla crescente necessità di controllo del territorio anche in funzione preventiva».

«Il Consiglio – spiega il leghista – ha ribadito la necessità che Ancona disponga di una Questura con organici commensurati al rischio e la Lega si è mostrata, ancora una volta pronta a fare squadra nella battaglia che sta sostenendo da tempo. Con il nostro sottosegretario Molteni stiamo costantemente sensibilizzando la ministra Lamorgese che finora ha fatto orecchie da mercante rifugiandosi nei numeri: non è però il tempo di tergiversare e di continuare con il turn over di dirigenti che restano il tempo di avere un avanzamento di carriera. I parametri attualmente in uso per classificare le Questure sono ampiamente desueti e serve dare un impulso al sistema sicurezza nel suo complesso. Cantieri per miliardi, crisi aziendali e immigrazione amplificate dalla guerra, centri storici ostaggio di piccola criminalità sono elementi sufficienti per stabilire che va tenuta la guardia alta. La Lega continuerà a battersi dentro e fuori il Ministero per una risposta di legalità di cui Ancona e il territorio Marche hanno più bisogno che mai».