Ancona-Osimo

Povertà e disuguaglianze, se ne parla in un convegno a Osimo

E' un fenomeno in crescita, anche in città. Il punto con l'assessore ai Servizi sociali in vista dell'importante appuntamento

Donate food to hungry people, Concept of poverty and hunger

OSIMO – Il Club Lions di Osimo, attento ai bisogni della comunità e ad evidenziare e sostenere le fragilità, porta all’attenzione della cittadinanza il preoccupante fenomeno del disagio socio economico e della povertà. «Sta crescendo in percentuali allarmanti anche nella nostra città. Segnali e indicatori statistici attestano una maggiore fragilità sia nella popolazione attiva che in quella anziana», dicono dal club. “Povertà e Disuguaglianze, ieri e oggi” è il titolo del convegno in programma giovedì 26 ottobre durante il quale relazioneranno sul tema il presidente Lions Nazzareno Donzelli e il relatore Marco Moroni, presidente Acli Marche. Appuntamento alle 18.30 nei locali del Cantinone. Completeranno il quadro le testimonianze della responsabile della Caritas cittadina e l’assessore ai Servizi sociali del comune di Osimo. Nell’occasione il Presidente comunicherà la donazione di un importante contributo del Lions di Osimo alla Mensa del povero.

Le parole del vicesindaco

Il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni afferma: «C’è un quadro generale difficile. Povertà e disuguaglianze sono due obiettivi che rientrano nell’Agenda 2030 e che in seguito all’ultimo rapporto dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile che ha ricevuto anche la medaglia del presidente della Repubblica dimostrano che nell’obiettivo 1 e 10 (Povertà e Disuguaglianze appunto) l’Italia è lontana dal raggiungimento degli obiettivi 2030. A cascata quindi anche a livello locale queste politiche pubbliche che dovrebbero esserci a contrasto dei due non hanno dato risultati soddisfacenti. Anche l’ultima iniziativa politica presa dall’attuale Governo che riguarda l’eliminazione del reddito di cittadinanza sostituito dall’assegno di inclusione determina una svolta in negativo. Le misure prese prima erano universalistiche e quindi riguardavano tutti coloro che si trovavano in una situazione di povertà oggi con questa nuova iniziativa è una misura di tipo categoriale, cioè si riconosce un assegno solo a quelle famiglie che hanno minori, con disabili o ultra 60enni, eliminando tutta quella parte povera di cittadini soli. O famiglie che hanno un reddito molto basso ma non quei requisiti. Solo con un passo decisivo si può recuperare il tempo perso. Anche il nostro territorio ovviamente risente della mancanza di queste politiche. Le persone dimenticate dallo Stato e che saranno sempre più povere si rivolgeranno sempre più all’Ufficio dei Servizi sociali. Noi ci muoviamo attraverso prestazioni economiche (grazie a fondi comunali, regionali e ministeriali) e servizi alla persona: abbiamo messo in campo il contributo per gli affitti, per il mutuo prima casa, c’è il fondo per pagare le utenze di Astea e anche del Comune, diamo garanzie per contratti di affitto o locazione e abbiamo convenzioni con Caritas e mensa del povero. Sosteniamo il reddito familiare con i contributi ai centri estivi, la diminuzione delle tariffe per i servizi scolastici a domanda individuale (mense e trasporti). Senza tralasciare le politiche per il lavoro con i tirocini di inclusione che permettono alle persone di difficoltà di fare esperienza in ambito lavorativo e poi la rete che abbiamo con le associazioni di volontariato, Caritas e mensa stessa, Avulss, Anteas e Auser».

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