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Premio Spiga Verde, Numana è il comune più “green” della provincia di Ancona. Ippoliti: «Premiati per sviluppo rurale sostenibile»

Oltre a Numana, hanno ottenuto il premio Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo e Montecassiano. Tra le regioni coinvolte nella graduatoria, le Marche svettano per il maggior numero di certificazioni

Numana
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NUMANA– Tutela della biodiversità, produzione di alimenti di qualità, sviluppo rurale sostenibile e consumo intelligente del territorio. Numana è il comune più “green” della provincia di Ancona. La certificazione viene da Fee Italia, la Fondazione per l’educazione ambientale che conferisce anche le bandiere blu alle località costiere, e da Confagricoltura che hanno assegnato a Numana il premio Spiga Verde 2018.

La consegna del premio Spiga Verde al comune di Numana presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Lunedì mattina, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il dott. Luca Amico ha ricevuto, in rappresentanza del Sindaco Gianluigi Tombolini, il premio, conquistato solo da 31 località turistiche italiane. Soddisfatti del riconoscimento il sindaco Tombolini e l’assessore all’Ambiente Rossana Ippoliti. «Siamo tra i sei Comuni marchigiani più virtuosi nell’ambiente rurale – affermano – e ciò conferma la bontà del nostro percorso silenzioso ma concreto di sviluppo dell’ambiente in quanto tale, sia marino che rurale». Gli altri cinque comuni delle Marche che hanno ottenuto il premio sono: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo e Montecassiano.

Rossana Ippoliti, assessore all’Ambiente del comune di Numana

Il programma Comune spiga verde è volontario ed è intrapreso dai Comuni che intendono valorizzare e investire sul proprio patrimonio ambientale (acqua, energia, agricoltura, rifiuti, assetto urbanistico, tutela del paesaggio, ecc.), migliorando le buone pratiche connesse e tutelando la biodiversità e la produzione di alimenti di qualità; l’iter procedurale segue lo schema UNI-EN ISO 9001-2015 ed è piuttosto complesso. «Abbiamo puntato sul biologico e sulla tipicità dei prodotti – spiega Ippoliti – penso ai vigneti della nostra campagna o alla filiera agroalimentare di qualità Terre del Conero che riunisce circa 60 aziende agricole con coltivazioni e allevamenti compresi nell’area del Conero. Questa filiera è nata proprio con lo scopo di valorizzare le produzioni agricole locali e di promuovere metodi di coltivazione più rispettosi dell’ambiente e tra i prodotti ci sono pasta, pane, legumi, olio».

Numana però si distingue anche per un’efficace gestione della raccolta differenziata. «Il livello di raccolta differenziata – continua – è circa del 73%, al di sopra dell’obiettivo del 65% stabilito dalla normativa italiana. Il Comune passa da circa 4mila residenti durante l’inverno a 60mila presenze d’estate e cerchiamo di far capire al turista come effettuare correttamente la raccolta differenziata. Collaboriamo con gli operatori turistici e facciamo riunioni con le agenzie immobiliari in modo che spieghino bene ai clienti come va effettuata la raccolta e abbiamo istituito anche piccole isole ecologiche permanenti durante l’estate, oltre a quella grande che sta vicino al centro sportivo. In questo modo, in particolare il sabato e la domenica, i turisti che partono hanno più punti di raccolta (Taunus, Marcelli, ecc.), dove lasciare i rifiuti. Per la buona gestione della raccolta differenziata, Numana ha anche ottenuto il riconoscimento di Comune Riciclone e «abbiamo sensibilizzato sul tema anche le scuole con progetti su raccolta differenziata e ambiente. A fine anno gli studenti hanno anche partecipato alla raccolta di rifiuti nelle nostre spiagge. Cerchiamo di sensibilizzare i cittadini e i turisti, in modo da migliorare sempre più dal punto di vista ecologico e ambientale».

Oltre al premio Spiga Verde e alla bandiera blu, Numana ha anche una «caletta delle tartarughe che ha un importante valore culturale e ambientale. Si trova vicino alla Spiaggiola ed è gestita in collaborazione con la Fondazione Cetacea. Una porzione di mare è delimitata con una rete e delle boe e le tartarughe malate della Fondazione, prima di essere liberate in mare nella spiaggia delle Due Sorelle, stanno in questa caletta per un paio di settimane. Qui un biologo le controlla e le cura. È l’unica caletta nella nostra zona perché ce ne è un’altra solo in Sicilia».

Anna Casini, vice presidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura

Oltre a Numana, hanno ottenuto il premio Spiga Verde Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo e Montecassiano. Tra le regioni coinvolte nella graduatoria, le Marche svettano per il maggior numero di certificazioni. «Un risultato importante ed entusiasmante – commenta la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – solo se si pensa che il primato è stato raggiunto confrontandosi con realtà importanti, come la Toscana e l’Umbria, dove il paesaggio rappresenta un’icona e un valore internazionalmente riconosciuti. Una soddisfazione grande, il primato, da condividere con gli amministratori locali, le associazioni di categoria, gli operatori agricoli che, con il loro lavoro quotidiano, preservano il territorio e l’ambiente».

Casini sottolinea l’impegno della Regione nella realizzazione di «politiche sostenibili attente alla valorizzazione dei beni naturali. Abbiamo puntato sul biologico, sulla diffusione delle ciclabili, sulla riduzione e riuso dei rifiuti, sul consumo intelligente e accorto del territorio. Scelte che pagano anche in termini economici e non solo d’immagine. La sostenibilità è oggi un valore concreto che permea tutte le attività regionali, promuovendo le buone pratiche anche a livello locale». Le Spighe Verdi certificano infatti la particolare attenzione verso il territorio, la qualità di vita, un’agricoltura rispettosa delle risorse naturali. Premia i comuni rurali che scelgono strategie attente all’innovazione in agricoltura e alla qualità dell’offerta turistica, che intraprendano un percorso in grado di soddisfare indicatori stabiliti, come la partecipazione pubblica, l’educazione ambientale, la presenza di produzioni agricole tipiche.