Tutti i presepi delle Marche in mostra dall’entroterra fino alla costa. Su tutti, svetta quello di Camerano, organizzato dalle Opere Caritative Francescane. Gli altri, con Bambinello e Re Magi in arrivo, sono stati allestiti un po’ ovunque sul territorio marchigiano.
Per gli appassionati di presepi, che siano adulti o bambini, famiglie o anziani, ci ha pensato Iginio Catini, di Montegranaro (Ap), a realizzare una brochure con le date, i luoghi e gli orari delle visite.
Perché – dice lui – «il presepe, oltre che fare parte della nostra tradizione e di quanto ci è stato insegnato, è qualcosa che ci manda avanti, un segno di speranza – sottolinea –. Noi siamo nati in questo contesto e dobbiamo tenerci i piedi».
Il presepe di Camerano
Camerano, dicevamo: «Quest’anno – racconta il direttore generale delle Opere Caritative Francescane, Luca Saracini – abbiamo fatto la mostra dei presepi a Camerano, nella Chiesa San Francesco. Ce ne sono circa 300 e sono visitabili fino al 6 gennaio».
Apprezzatissimi dalle scuole (sono arrivati più di 150 bambini a visitarli), i presepi sono davvero parte della nostra storia.
Il Comune di Camerano ha messo a disposizione la Chiesa di San Francesco, bellissima e usata per lo più per le mostre. Il presepio di Camerano, inaugurato lo scorso 30 novembre, è inserito nella mappa marchigiana di Catini (il presepe di Camerano è visitabile tutti i sabati e tutte le domeniche con orario 10-12 e 16-19).
La guida sui presepi marchigiani
«L’obiettivo della brochure – spiega l’appassionato, originario di Montegranaro – è portare a conoscenza e a servizio della gente questo giro di presepi. Ce ne sono diversi in tutte le Marche. Vorrei invitare la gente a non perdere questa tradizione. Certo, è impossibile menzionarli proprio tutti – riflette –, io ne ho radunati circa 33, ma ce ne saranno sicuramente degli altri».
Scorrendo qui, potete vedere le tre pagine della guida ai presepi marchigiani di Iginio Catini.
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«Non sono riuscito a visitarli tutti – prosegue Catini –. A Civitanova Alta, c’è una bellissima mostra di presepi. E vorrei ricordare anche l’installazione di Andrea Pistolesi, a Monte San Giusto. Dietro Caldarola, tra Montalto e Villa di Montalto, fanno dei presepi in varie situazioni, lungo la strada e tra le abitazioni. Ci sta molto cuore e molta passione».
Monte Urano, sinora, non aveva fatto granché per Natale. Ma quest’anno il paese ha deciso di prendere parte al volantino con un suo presepe: «Negli anni passati, non ricordo nulla là. Oggi, invece, c’è un presepio caratteristico pure a Monte Urano. Idem ad Ancona. E il bello – commenta l’uomo – è che ognuno lavora con la propria testa, le proprie ambizioni e il proprio gusto. Pensate che una famiglia di Mogliano, in zona centro, fa il presepe dentro il giardino di casa. È la prima volta che accade».
«C’è un signore di 70 anni a Loro Piceno che lo fa sotto il portico di casa: compra i pupazzi e fa gli accessori da solo. È anziano, immaginate un po’ quanto si prodiga per il presepio. Fa tutto a mano – precisa –. A Sant’Elpidio, sotto il teatro, hanno delle postazioni di mestieri dell’epoca eccezionali. Abbiamo due presepi a Montegranaro: oltre alla mia mostra c’è un presepe storico sotto la Chiesa di San Serafino, realizzato quindici anni fa. Per dieci anni è rimasto chiuso per problemi di stabilità della struttura e quest’anno tentiamo di riaprirlo. Un altro è invece il presepe meccanizzato a Chiesa Nuova di Santa Maria».
Cultura e tradizioni, quelle cattoliche, che vengono tramandate da generazioni e che attirano anche i più giovani: «A Civitanova Alta, c’è Niccolò, di 14-15 anni, che organizza i presepi. È sempre rimasto infarinato con questa cultura, è la passione che lo manda avanti».