Ancona-Osimo

Prestazioni ambulatoriali cardiologiche, Un battito di Ali: «Lunghissime liste d’attesa a Torrette. La situazione è peggiorata»

L'associazione torna a lamentare i lunghi tempi di attesa per le visite cardiologiche e chiede un cambio di passo dopo che nei mesi scorsi aveva già sollevato la questione

ANCONA – «A diverse settimane dalle nostre innumerevoli segnalazioni, non solo le cose non sono assolutamente cambiate, ma sono addirittura peggiorate: se prima, con un’impegnativa per una visita si aspettava fino a dicembre 2023, ora chiamando il Cup la prima disponibilità è per marzo 2024». A tornare a denunciare le «lunghissime liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali cardiologiche» è Un battito di Ali, l’associazione dei genitori bambini cardiopatici dell’ospedale regionale di Torrette, che già in passato aveva sollevato la questione.

«Dallo scorso novembre, quando l’associazione ha presentato gli eccellenti risultati a Milano durante una conferenza stampa a livello nazionale, il reparto diretto dal dottor Marco Pozzi è entrato in serie difficoltà – denuncia una nota stampa congiunta dell’associazione Un battito di Ali e del Comitato genitori bambini cardiopatici dell’ospedale regionale di Torrette -. Le famiglie non possono né accedere alle visite ambulatoriali né prenotare gli holter. Il problema è che anche per le visite di controllo o per le varie priorità le liste di prenotazione sono chiuse».

L’associazione dei genitori fa sapere che già da diverse settimane ha «scritto e informato della situazione il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Purtroppo però gli incontri sino ad ora fatti in Regione alla presenza dell’assessore Filippo Saltamartini non hanno portato alcun utile risultato. L’associazione chiede, pertanto, immediato riscontro ai dirigenti dell’ospedale regionale e alla politica, e ciò ricordando l’impegno assunto dal Consiglio Regionale nella seduta del 08/02/2018 n. 90».

Un atto con cui «la Regione si è impegnata “a far sì che sia avviata una forte attività di promozione del reparto sia dentro che fuori dai confini nazionali anche al fine di preservare l’eccellenza del reparto medesimo e la specificità della Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita dell’Azienda ospedali riuniti di Ancona”. La situazione attuale è gravissima e i genitori dei bambini operati dal dottor Marco Pozzi chiedono spiegazioni».

«Si sta minando l’eccellenza delle cure mediche del reparto del quinto piano di Torrette e non lo possiamo permettere», afferma la presidente dell’associazione Valentina Felici. «I nostri avvocati – conclude – stanno lavorando affinché si possa trovare una soluzione al più presto a questa emergenza; non possiamo permettere che un’eccellenza come la nostra, riconosciuta a livello europeo, sia portata a queste condizioni, non dopo l’ultima risoluzione regionale che avrebbe dove garantire il futuro intoccabile di questo reparto. È inammissibile che un’associazione di genitori debba mettersi in prima linea per difendere un diritto fondamentale come quello della cura dei bambini».

La richiesta è quella di un cambio di passo e di «difendere, promuovere e sostenere i servizi del reparto di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona».