ANCONA – Nella mattinata di ieri (14 novembre), su disposizione della Sala Operativa della Questura, gli equipaggi delle Volanti sono arrivati al Caf dove era stata segnalata la presenza del cliente particolarmente esagitato, minaccioso nei confronti dei responsabili dell’ufficio. Una volta arrivati hanno preso contatti con la responsabile che ha riferito subito che l’uomo, ancora lì presente, pretendeva, con metodi minacciosi e particolarmente arroganti, che venisse prodotta una dichiarazione di bilancio provvisorio relativo alla partita Iva a lui intestata, nonostante non avesse presentato la dovuta documentazione.
La vicenda
Era un marocchino di 37 anni con pregiudizi per reati contro la persona e il patrimonio. Anche gli agenti hanno constatato che era particolarmente agitato e con ogni probabilità alterato dall’abuso di sostanze alcoliche, ben intuibile dall’alito e dal fatto che all’interno della sua borsa aveva un cartone di vino. Pretendeva il rilascio della dichiarazione richiesta asserendo che, essendo venditore ambulante, era impossibilitato a compilare le fatture manualmente. L’uomo, nonostante gli operatori tentassero di fargli comprendere la problematica e le soluzioni attuabili, è andato su tutte le furie, iniziando nuovamente ad inveire nei confronti della responsabile del Caf, afferrando il documento e minacciando di non restituirlo.
A quel punto gli agenti gli hanno intimato di moderare i toni e di rendere il documento sottratto ma per tutta risposta ha cominciato a ingiuriarli con frasi offensive. Alcuni clienti presenti all’interno dell’ufficio si sono allontanati dirigendosi, impauriti, dalla parte opposta della stanza. Considerato anche che non c’erano documenti che attestavano la regolarità sul territorio nazionale dell’uomo, i poliziotti l’hanno invitato a seguirli negli Uffici di Polizia per sottoporlo anche agli accertamenti dell’Ufficio Immigrazione. Il marocchino ha iniziato a spintonare gli operatori cercando di colpirli con calci e tentando di divincolarsi e guadagnare l’uscita. Una volta fermato è stato accompagnato in Questura e sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici. Terminati gli accertamenti di rito è stato denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. La sua posizione sul territorio nazionale è al vaglio.