ANCONA – «Il nostro è un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico, sismico e per rischio industriale. In capo ai sindaci sono tutte le principali responsabilità dell’organizzazione del territorio: abbiamo una realtà molto valida, sincera e capace di operare, per questo ci siamo rivolti a loro». Così il prefetto di Ancona Darco Pellos, a margine dell’incontro nella sede della Prefettura del capoluogo marchigiano con i sindaci dei Comuni della provincia e Anci Marche, per promuovere la cultura della prevenzione e gestione delle emergenze nell’ambito del sistema regionale di Protezione civile.
Una giornata di confronto e sensibilizzazione sul tema, promossa dalla Prefettura di Ancona e dalla Regione Marche, alla quale hanno aderito tutti gli enti locali. «Per noi i sindaci sono lo strumento fondamentale dell’organizzazione del territorio e a loro ci rivolgiamo – ha spiegato il prefetto Pellos -. Soprattutto sul tema delle Protezione civile è necessaria una grande partecipazione e comprensione delle problematiche». Il prefetto di Ancona ha sottolineato che i sindaci «sono già sono molto attenti su questo tema rilevante».
Tra gli obiettivi dell’incontro, quello di potenziare la filiera istituzionale coinvolta nelle emergenze. «Rafforziamo gli strumenti che ci consentono di prevedere e definire gli scenari di rischio – afferma il prefetto di Ancona – e tutte quelle situazioni di interfaccia operativa che nella realtà possono permettere di aumentare la nostra risposta sul territorio, la risposta dei territori e delle amministrazioni comunali. Il sistema è già robusto e proprio in occasione degli eventi meteorologici dei giorni scorsi c’è stata una attivazione dei centri di coordinamento che hanno monitorato l’evento».
Le indicazioni impartire dalla Prefettura ai sindaci sono state quelle di «avere molta cura del sistema di Protezione civile e soprattutto di non trascurare mai nessun segnale che arriva sia dal sistema di Protezione civile regionale che da quello nazionale. L’attenzione ci consente di esercitare le nostre funzioni nell’immediatezza».
Sollecitato dai giornalisti sulle manifestazioni in piazza, il prefetto ha spiegato che c’è «assoluta serenità» e che le forze di polizia «hanno sempre risposto in maniera più che adeguata». «Abbiamo una realtà molto civile che non ci ha mai dato motivi particolari di preoccupazione».
Sull’ipotesi di limitare gli accessi a Piazza del Papa per ragioni di sicurezza in caso di evacuazione, ha detto che il tema «è all’esame dell’amministrazione comunale. Ci sarà un incontro e sulla base di quelle che saranno le valutazioni dell’amministrazione comunale, vedremo la possibilità di inserire un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che è il vero luogo dove si dibattono le questioni di ordine pubblico».
Il capo della Protezione civile regionale David Piccinini, ha rimarcato che per l’attività del sistema di gestione delle emergenze «è necessario costruire una architettura istituzionale che parte dalla Regione, con la struttura operativa del presidente, il coordinamento e la direzione del soccorso provinciale, affidata al prefetto in raccordo con le nostre strutture e poi sul territorio agli enti locali con i sindaci protagonisti».
E l’obiettivo della giornata di approfondimento, ha spiegato il numero uno della Protezione civile delle Marche, è stato proprio quello di «andare a tracciare tutte le attività che i sindaci devono mettere in campo per dare attuazione alle attività di Protezione civile: fondamentalmente è un modo per cercare di trovare tutti gli accordi, le sinergie, e anche i contatti fisici, se vogliamo, tra le istituzioni che gestiscono una emergenza». Come assicura Piccinini, «i sindaci usciranno da qui con una maggiore consapevolezza su quelle che saranno le attività da mettere in campo come per la gestione delle calamità naturali».
Il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Mariano Tusa, ha affermato «ci sembra importante in occasioni come queste, affinare e irrobustire gli strumenti della pianificazione e le capacità operative del nostro sistema di Protezione civile in caso di emergenza. Il raccordo con i sindaci, attraverso il prefetto e la Regione, è fondamentale: abbiamo offerto la nostra disponibilità nella fase della pianificazione e poi in quella più propria delle nostre attività di risposta operativa in caso di calamità e di emergenza».