Ancona-Osimo

Crack Banca Marche, i vertici di Bankitalia e Consob tra i testimoni. Nessun responsabile civile

Tra i nomi di spicco, Ignazio Visco, Carmelo Barbagallo e Giuseppe Vegas. In aula verranno ascoltati anche i tre commissari e l'ex direttore generale dell'istituto di credito andato in default. Respinta la citazione per la banca in liquidazione coatta amministrativa. Prossima udienza il 23 settembre

ANCONA – I vertici di Consob e Bankitalia verranno sentiti come testimoni dal Tribunale di Ancona nell’ambito del processo per il crack di Banca Marche nel quale non sono stati individuati responsabili civili. È la decisione del Tribunale collegiale di Ancona, presieduto dal presidente Francesca Grassi, nel corso dell’udienza che si è svolta ieri (9 settembre). I giudici hanno autorizzato la citazione di alcuni testimoni fra i quali compaiono nomi di spicco come il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il capo dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia Carmelo Barbagallo, il presidente della Consob al momento del crack dell’istituto di credito marchigiano, Giuseppe Vegas, il capo degli ispettori di Bankitalia (dal 2011 in poi) Francesco Palese. Per Bankitalia verranno sentiti anche il vice capo servizi vigilanza, Samuel Faccenda, e il direttore dell’unità di risoluzione e gestione della crisi, Stefano De Polis, mentre per la Consob anche il direttore generale, Angelo Apponi, e la responsabile divisione intermediari Tiziana Togna. La richiesta di sentire i vertici di Bankitalia e Consob era stata presentata dal legale di Unione Nazionale Consumatori Corrado Canafoglia.

Via libera anche per la citazione dei tre commissari Federico Terrinoni, Giuseppe Feliziani, Bruno Inzitarid, del presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi, Salvatore Maccarone, oltre che dell’ultimo presidente di Banca Marche, Stefano Rainer Masera. Saranno oltre un centinaio i testimoni che verranno ascoltati in Tribunale, tra quelli richiesti dalla Procura, dalle parti civili e dai legali dei 13 imputati a processo tra i quali l’ex presidente Lauro Costa, l’ex direttore generale Massimo Bianconi e altre 11 figure dirigenziali alle quali sono contestati vari reati: bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, ostacolo della vigilanza e falso in prospetto.

Esprime soddisfazione l’avvocato Corrado Canafoglia per l’accoglimento come testimoni dei vertici di Bankitalia, Consob, dei tre commissari straordinari e del presidente del Fondo Interbancario Maccarone: «È un passo importante per accertare la verità su quanto accaduto nella vicenda Banca Marche».

Respinte le richieste di citazione sul versante politico, nel quale comparivano l’ex presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, l’ex presidente regionale Gian Mario Spacca e l’ex presidente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi.

Dopo che l’8 luglio scorso il collegio dei giudici aveva respinto la responsabilità civile per Ubi Banca, che aveva acquistato l’istituto di credito successivamente al crack, e per Pwc, la società di revisione che controllava l’andamento della gestione dell’istituto di credito, non è stata ammessa neanche la vecchia gestione di Banca Marche in liquidazione coatta amministrativa, per cui in caso di condanna degli imputati, nessuna delle tre sarà tenuta a pagare in solido il danno riconosciuto dal Tribunale.

La prossima udienza è fissata per il 23 settembre, quando in aula verrà ascoltato l’ex direttore generale Luciano Goffi.