ANCONA – È prorogato al 5 maggio il divieto di accesso al sentiero sud e alla spiaggia di Mezzavalle. Le condizioni meteorologiche avverse hanno impedito di ultimare nei tempi programmati i lavori di pulizia e bonifica della spiaggia. La riapertura perciò è rinviata e l’intervento di pulizia continuerà in questi giorni.
I bobcat stanno continuando ad accumulare rifiuti, come barche, surf, legname e altri materiali abbandonati e alcune settimane fa la chiatta si è posizionata a pochi metri dalla riva e ha iniziato adimbarcare i cumuli di materiali rimossi. L’intervento è eseguitio dagli operai di Anconambiente con la supervisione dei tecnici comunali, a seguito dell’ordinanza emessa dal sindaco Valeria Mancinelli il 22 marzo scorso. Dato il consistente accumulo, i lavori di rimozione di materiali e di demolizione di costruzioni e installazioni abusive sulla spiaggia di Mezzavalle proseguirà ancora.
Questo però non è l’unico problema della spiaggia. Recentemente il Comitato Mezzavalle Libera ha denunciato i gravi inadempimenti a Procura e Arpam perché «gli ultimi due anni (2015-2016) sono stati in assoluto i peggiori per quanto riguarda la pulizia, l’igiene, il decoro e la fruibilità della spiaggia in sicurezza da parte dei tantissimi utenti (residenti e turisti)». Il Comitato ha denunciato più volte la pressoché totale «mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria dei bagni che ha comportato spesso rotture e relativi disagi e, in piena stagione balneare, sono stati chiusi a chiave perché “fuori servizio” anche per molti giorni impedendone l’utilizzo». La tutela della salute pubblica, dunque, è legata alla manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché alla messa a norma dei bagni che sono fatiscenti. Il Comitato spiega che «le acque grigie dei lavandini e delle docce si mischiano alle acque nere dei bagni e finiscano tutte nelle fosse Imhoff a dispersione. Queste ultime dovrebbero essere svuotate almeno un paio di volte all’anno, ma così non accade da anni. Le fosse non sono più in grado di drenare i liquidi che non riuscendo a disperdersi, tracimano dal pozzetto saturando il terreno circostante e arrivano fino alla spiaggia, determinando un fetore insopportabile e un’emergenza sanitaria».