ANCONA – Un cartello con la scritta «Ho fame di giustizia» per sottolineare uno sciopero della fame che ha attuato da giovedì scorso per porre l’attenzione su un Paese che «ha bisogno di riprendersi la propria vita», ha detto Claudio Rossetti, pensionato, di Agugliano, che questa mattina protestava davanti al tribunale di Ancona.
L’uomo, 64 anni, referente per la Fsi, federazione italiana sindacati intercategoriale, ha spiegato l’iniziativa sottolineando come «il Paese è alla deriva e i grandi assenti sono proprio i giudici». Da quattro giorni sta facendo lo sciopero della fame e assume solo liquidi, quanto basta per garantirgli le funzioni vitali.
Non sono i vaccini e nemmeno il green pass al centro della protesta che domani mattina porterà la Fsi ad una manifestazione collettiva al Circo Massimo di Roma. A tenere banco saranno la cancellazione immediata dello stato di emergenza, il ripristino dei diritti individuali, l’intervento della politica contro i rincari energetici e dei beni di prima necessità, il reinserimento dei cittadini sospesi dal lavoro e il potenziamento dei servizi ospedalieri.