ANCONA – Alla vigilia del ritorno in classe di oltre 210mila studenti marchigiani, l’Ordine degli Psicologi regionale avverte: «Sarà necessario scongiurare a qualsiasi costo l’interruzione della scuola in presenza, per cercare lentamente di tornare alla normalità, continuando ad adottare le necessarie misure di sicurezza». Un concetto chiaro e perentorio quello espresso dai professionisti, che tutto vorrebbero tranne che un ritorno alla Dad. Proprio come sottolinea la presidente dell’Opm Katia Marilungo: «Tornare alla stessa situazione degli ultimi due anni scolastici, quindi con la didattica a distanza a singhiozzo, è uno scenario che dobbiamo a tutti i costi riuscire ad evitare – il suo commento –. Per alunni, famiglie e personale scolastico la preoccupazione maggiore ad un passo dall’inizio di un nuovo anno scolastico è costituita dalla continuità della scuola e dalla gestione delle eventuali quarantene».
Secondo gli psicologi marchigiani, dunque «le problematiche di natura psicologica che potrebbero insorgere durante l’anno scolastico che sta per iniziare verrebbero irrimediabilmente acuite in caso di un ritorno alla Dad, motivo per cui come Ordine invitiamo tutti al rispetto delle regole, nonché all’assunzione di comportamenti responsabili verso la salute per scongiurare un innalzamento dei contagi con l’inizio delle lezioni in presenza». Perché un eventuale confinamento in casa per i corsi digitali presenterebbe alcuni rischi per i giovani. Del tipo: «Si perderebbero ancora una volta la libertà alla socializzazione di cui i ragazzi hanno bisogno e che proprio ora sentono di aver riconquistato, oltre alla possibilità di accedere alle attività sportive, fondamentali per il benessere psicofisico».
Fra i malesseri registrati dall’Ordine degli Psicologi marchigiani in occasione dell’ultimo anno scolastico, oltre a stress e ansia, anche la cosiddetta sindrome dell’on-line brain: la prolungata permanenza davanti allo schermo, soprattutto nei più piccoli, avrebbe provocato una sorta di disagio, i cui effetti possono tradursi in riduzione della memoria a breve termine e difficoltà a concentrarsi. Motivi che hanno indotto gli specialisti ad invocare e a sperare nella possibilità concreta che i giovani possano vivere un anno tra i banchi, come in tempi normali, preferibilmente senza interruzioni.
Anche in considerazione della campagna di vaccinazione che prosegue. A proposito: secondo l’Osservatorio epidemiologico regionale, a fine agosto erano quasi 7 studenti marchigiani su 10, di età compresa fra i 16 e i 19 anni, ad aver ricevuto almeno una dose di vaccino. Negli studenti fra i 12 ed i 15 anni la percentuale scenderebbe al 45,7%. Nel frattempo un’importante novità sarà rappresentata dall’introduzione del servizio di psicologia scolastica, approvato lo scorso 4 agosto dall’Assemblea legislativa delle Marche, dopo un meticoloso lavoro consiliare con il supporto dell’Opm.