ANCONA – Costretta a dormire sul divano, maltrattata e minacciata di morte dal convivente per il colore della sua pelle. «Sei negra, mi puzzi, ti toglierò i bambini». Un incubo durato tre anni per una 40enne originaria dell’Africa che sarebbe stata costretta a sottostare al compagno padrone perfino nella dieta dei due figli nati dallo loro storia d’amore. Una dieta vegana per due bimbi di pochi anni e per i quali il padre voleva che mangiassero solo frutta a colazione, verdura e cerali a pranzo e a cena ancora frutta.
Il 18 luglio scorso, preso coraggio, la donna ha denunciato l’uomo alla squadra mobile della polizia, un 39enne della provincia dorica con il quale conviveva dal 2010, nell’hinterland anconetano. Nella denuncia ci sono anche la madre del compagno, che avrebbe contribuito alle angherie e vessazioni e il marito di questa perché anche lui l’avrebbe maltrattata. Il verbale è stato già trasmesso in Procura. Ora la 40enne e i bambini sono in regime protetto, in una casa famiglia, lontani dall’uomo fino a quando la vicenda non verrà chiarita.
Stando ai fatti riferiti dalla vittima, la 40enne avrebbe vissuto in una sorta di schiavitù, con tanto di insulti razziali. Tre anni fa i primi problemi sorti inizialmente con la suocera (la coppia non è spostata ma solo convivente) per la quale lavorava come impiegata. Una suocera che si sarebbe intromessa nel rapporto di coppia interferendo anche sulla situazione economica. La 40enne aveva infatti il conto corrente cointestato con la madre del compagno. Questo cattivo rapporto ha inciso anche con quello con il convivente che prese le difese della madre, l’avrebbe minacciata di tenersi i bambini tutti per sé.
Per un periodo la 40enne ha subito senza fare nulla i maltrattamenti, anche di tipo razziale. In camera con il compagno non poteva più dormire. «Sei una negra, puzzi» gli avrebbe urlato più volte il compagno apostrofandola anche come una poco di buono e minacciandola di toglierle i figli se lasciava la casa. Non voleva che dormisse nemmeno nella camera della figlia perché il giorno dopo la cameretta avrebbe puzzato. Poi le è stato vietato anche il divano del salotto perché dormendoci, secondo il compagno, lo aveva rovinato. La 40enne è stata costretta così a comprare un letto pieghevole da mettere in salotto. L’uomo sarebbe arrivato a dirle anche «Tanto ti ammazzo» quando inveiva contro di lei, spesso davanti anche i figli. Tanta era la paura per il più piccolo che alla voce del padre si nascondeva sotto il letto.
Il convivente, negli ultimi mesi, si calava i pantaloni mostrandole il sedere nudo in segno di disprezzo. Poi la rimproverava se la casa non era in ordine. E ancora l’avrebbe presa per il collo e per i capelli spingendole la testa in avanti durante un litigio violento. Insieme al marito della madre l’avrebbero anche filmata per deriderla. I due si erano conosciuti nel 2010, all’estero. Lui era in vacanza lei per lavoro. Era sbocciato l’amore e avevano iniziato a convivere, nella stessa palazzina della suocera. Poi erano nati i due bambini. Poco a poco però il convivente avrebbe cambiato atteggiamento disprezzandola per il colore della pelle.
La 40enne ha provato a conciliare una separazione, accordandosi con la gestione dei figli ma il compagno si sarebbe accanito di più contro di lei. Così la denuncia, fatta tramite l’avvocato Moreno Giaccaglia. Il giorno che la 40enne si è presentata in questura, portando poi anche i bambini per il trasferimento in una casa protetta, il compagno sarebbe arrivato poco dopo. Sull’auto di lei avrebbe messo un rilevatore gps per controllarla negli spostamenti. In precedenza le aveva anche sequestrato i passaporti dei bambini e il suo permesso di soggiorno.