FALCONARA- Si riaccende la questione sulla qualità dell’aria a Falconara Marittima. A riportare l’attenzione sull’argomento il deputato anconetano Emanuele Lodolini che ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Lodolini aveva già presentato in passato alcune interrogazioni su questo tema e con la ripresa dei lavori parlamentari, quest’oggi (12 settembre) ha chiesto alla Lorenzin «se si intende approfondire i risultati dell’indagine epidemiologica promossa con il metodo del Progetto Sentieri, Studio Epidemiologico nazionale dei territori e insediamenti esposti a rischio di inquinamento, con l’obiettivo di studiare la frequenza di eventi sanitari, ricoveri ospedalieri e decessi che definisce l’eccesso di rischio rilevante verso patologie tumorali per coloro che vivono in aree, come il comune di Falconara M., inclusa tra i siti di interesse nazionale per le bonifiche».
A sottoscrivere l’interrogazione dell’On. Lodolini la deputata di Art.1 On. Lara Ricciatti. Gli onorevoli marchigiani hanno portato le istanze dei cittadini di Falconara in Parlamento. Sulla questione infatti da anni si battono L’Ondaverde Onlus, il Comitato Mal’Aria, il Comitato del quartiere Fiumesino e Villanova e il Circolo Martin Pescatore Legambiente Falconara. Odori nauseabondi, centraline di rilevamento della qualità dell’aria che non funzionano, numero di morti a causa di tumori in aumento come dimostrano le indagini epidemiologiche: con studi e documenti le associazioni hanno dimostrato in più occasioni alle istituzioni la situazione sanitaria di Falconara e dei comuni limitrofi e la mancata azione di controllo e monitoraggio delle attività industriali ad impatto ambientale insediate sul territorio.
Riguardo poi la notizia trapelata di recente sulla possibilità che il greggio estratto dal giacimento lucano Total di Tempa Rossa possa essere inviato tramite autobotti alla raffineria di Falconara, l’On. Lodolini ha presentato un’ulteriore interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. Se la notizia fosse vera, si potrebbero creare «problematiche di sicurezza stradale, congestionamento del traffico e tutela della salute, trattandosi di circa 170 mezzi al giorno che percorrerebbero una viabilità già congestionata e problematica per raggiungere la destinazione».
Il deputato anconetano ha quindi chiesto se si intende «sottoporre l’area di Falconara ad un più puntuale monitoraggio della qualità dell’aria e dell’acqua, con particolare riferimento al corretto funzionamento delle centraline di rilevamento attualmente troppo spesso non garantito, oltre ad un ampliamento del numero delle stesse centraline in zone sinora non coperte, con particolare riferimento all’abitato di Castelferretti».